venerdì 4 settembre 2015

Sono sempre alla ricerca di consigli interessanti su come migliorare l'organizzazione delle mie giornate e la qualità della mia vita.
Per caso l'altro giorno mi sono imbattuta in un articolo sul principio di Pareto. 
Sentendomi ispirata ho ordinato online un libro sull'argomento e devo dire di aver fatto proprio centro. 
Il principio di Pareto permette di organizzare il nostro tempo in modo molto più funzionale. 
In economia, il principio di Pareto è un modo di rappresentare attraverso un algoritmo gli aspetti prioritari di un problema o un fenomeno. 
Prende il nome da Vilfredo Pareto (1848-1923), uno dei maggiori economisti italiani. 
Nel 1897 Pareto lavorava in Inghilterra e studiando la distribuzione dei redditi, dimostrò che in una data regione solo pochi individui possedevano la maggior parte della ricchezza. 
Questa osservazione ispirò la cosiddetta "legge 80/20", una legge empirica che è nota anche con il nome di principio di Pareto (o principio della scarsità dei fattori), e che è sintetizzabile nell'affermazione: 
la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause (considerando grandi numeri)
Naturalmente i valori 80% e 20% sono ottenuti mediante osservazioni empiriche e sono solo indicativi, ma è interessante notare come numerosi fenomeni in ogni campo rispettano questo principio ( Wikipedia )
Si è notato che la maggior parte dei fenomeni in natura non funziona secondo il principio del 50 % della fatica che determina il 50 %?dei risultati, ma anzi esistono una certa quota di attività superproduttive e una maggioranza di attività che letteralmente risulta essere fatica sprecata. 


Richard Koch consulente manageriale e imprenditore contemporaneo ha scritto libri ispirati a tale principio, convinto che, applicando tale teoria alle aziende o alla vita dei singoli ci si può concentrare su attività iperproduttive, che in generale risultano essere quelle che costituiscono l'80 per cento del nostro guadagno o della nostra soddisfazione personale, tralasciando una serie di attività corollarie che ci ingolfano la mente e la giornata. 
A testimonianza della veridicità del suo pensiero riporta numerosi esempi di aziende che avevano richiesto la sua consulenza e di cui ha aumentato i profitti. Come ha fatto?
Semplicemente focalizzandosi su ciò in cui eccelleva l'azienda e facendone una fonte di guadagno. 
Poichè la maggior parte dei nostri benefici deriva da poche cause specifiche, SEMPLIFICHIAMO, stabiliamo pochi obbiettivi altamente produttivi e dedichiamoci a quelli. 
Poi facciamoci venire altre idee sulla stessa scia senza interstardirci a perseguire attività inutili e non essenziali. 

Ecco alcuni suoi consigli: 
Concentrati su ciò che ti riesce facile e ti viene bene
Scegli bene i tuoi collaboratori, ma una volta fatta la scelta, delega il più possibile
Evita di essere costantemente bombardato da input ( cellulari, mail), ma prenditi tempo per riflettere e valutare le situazioni
Scegli un obbiettivo importante al giorno e non perderti finché non l'hai portato a conclusione. 
Per far bene le cose che decidiamo di fare, dobbiamo eliminare tutte le circostanze trascurabili ( filosofia del marketing Apple, 1977)

Dr.ssa Viviana De Pace, Ginecologa

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