domenica 6 settembre 2015

Diventare padre
Quando si diventa padre? C'è un tempo preciso in cui si fa il passaggio da uomo, compagno, marito a padre? In realtà non c'è un momento preciso perchè il viaggio verso la paternità non è mediato nè facilitato direttamente dal corpo come accade per la madre, ma la "gravidanza del padre" non è di nove mesi ma di un tempo variabile.
Il viaggio verso la paternità parte dall'infanzia: un padre presente sicuramente fornisce le basi per un modello paterno. Importante durante la gravidanza della compagna sarà rivivere le tappe di sviluppo per comprendere pienamente che tipo di esempio paterno si è avuto, che rapporto si è instaurato con il proprio padre per elaborare così una personale idea di paternità, che si pone in contrasto, oppure la imita. La gravidanza rappresenta infatti un forte stimolo per l'uomo, che lo porta verso un grande cambiamento. Quando la donna comunica all'uomo di essere incinta, cosa prova l'uomo? Quali sono le emozioni che questa notizia ha suscitato in lui? L'uomo potrebbe sentirsi oppresso, smarrito anzichè felice; potrebbe essere preso dalla paura, vedere la propria donna come improvvisamente estranea, immersa in un mondo incomprensibile, soggetta a continui mutamenti. Affrontare la gravidanza significa anche per il padre percorrere un processo di maturazione dove egli vive una sua personale esperienza di trasformazione, mentre la donna vive la sua. La gravidanza quindi è un viaggio anche per l'uomo: non è in ombra, ma diventa protagonista anche lui!


 Le preoccupazioni paterne saranno espressioni  della crescente capacità di prendersi cura del nuovo nucleo familiare. L'uomo non è appendice della propria donna ma deve vivere il suo percorso personale riemergendo periodicamente dagli abissi femminili per ritrovarsi con gli amici al bar, allo stadio, in palestra, in qualsiasi luogo si senta di nuovo a contatti con i simili. Per poi ritornare al nido per proteggere la propria donna: lei ha bisogno della protezione e di quell'ancora maschile senza la quale le vengono a mancare forza, sostegno, nutrimento e amore. E' importante che nella coppia ci sia un dialogo continuo e aperto: alcune tappe di questo percorso verranno vissute insieme, altre separatamente. Ritmicamente entrambi avranno diritti alle crisi, che rappresentano segni di adattamento e di preparazione al compito di diventare padre. I corsi di accompagnamento alla nascita dovrebbero sostenere e accompagnare anche la figura paterna in questo viaggio, poichè in sala parto non vi è solo la nascita di un figlio e di una madre, ma vi è anche la nascita di un padre.


Dott.ssa Maria Luisa Pesce, Ostetrica

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