lunedì 14 settembre 2015


Chakra 


Vorrei parlarvi dei chakra e del grosso strumento che essi sono, per operatori esperti, di valutazione dello stato di benessere di un individuo.   
Beh, cominciamo con dire che i chakra sono dei centri o vortici energetici fatti conoscere al mondo dalle tradizioni religiose indiane inerenti lo yoga e la medicina ayurvedica. Magari in un prossimo post affronteremo quale sia l'utilità di questi vortici di energia nell'essere umano; facendo un excursus e interpretandoli come tappe del percorso ascensionale della kundalinī o nella loro funzione di assorbire energia dall'universo, alimentare le nostre aure e tutti gli organi e ghiandole coinvolte per poi rimandarla all'esterno, restituendola a livello universale. Oggi ci occupiamo invece di capire come uno squilibrio di uno di questi vortici di luce possano permettere ad un terapeuta di individuare a volte anche in anticipo dei mancati equilibri psicofisici o viceversa somatopsichici. 






I chakra a cui mi riferirò sono 7, più un ottavo che chiamerò per comodità 'uno bis'. 
Il primo connesso con il colore rosso e con l'elemento terra è il chakra che ci connette alla terra alle nostre radici. 
Da esso dipende: gioia di vivere, quantità di energia fisica, sopravvivenza, sicurezza, fiducia, radici, rapporto con la sfera materiale ed istintualità . 
Il primo bis sarebbe legato soprattutto all'energia sessuale; in molte discipline questi 2 livelli energetici vengono valutati solo come uno.
Il secondo connesso con il colore arancione, il cui elemento è l'acqua.
Ad esso è legato: il piacere mentale e spirituale, scambio fisico, qualità dell'amore, sessualità, riproduzione e rapporti con gli altri.
Con il terzo o plesso solare, elemento fuoco ed associato al colore giallo valuteremo: capacità di provare piacere, espansività, potere, consapevolezza della vita, azione, volontà e rapporto con il mondo professionale e realizzazione personale. 
Quarto o del cuore, collegato al colore verde, colore anche della guarigione, elemento di riferimento aria, ci indica lo stato di: sentimenti d'amore per gli esseri umani, apertura alla vita, relazioni, il donare. 
Il quinto, colore azzurro, elemento suono è collegato con : capacità di recepire e assimilare, abbondanza, creatività e capacità espressive. 
Il sesto o terzo occhio nelle antiche tradizioni, riferito al colore indaco e elemento luce ci dà un'idea circa: capacità di mettere in pratica le idee, di comprendere e visualizzare i concetti mentali, avere una visione completa (vedere oltre) e chiarezza mentale, intuito.
Infine il settimo chakra o della corona, il colore di riferimento è il violetto o il bianco e l'elemento il pensiero. 
Ad esso colleghiamo: l'integrazione tra la personalità globale, la vita e gli aspetti spirituali dell'umanità, la coscienza universale ed in ultimo la connessione con l'energia universale.  
Questa conoscenza antica permette di arrivare molto velocemente ad intendere quale aspetto psicofisico ed emozionale ben riequilibrato possa far tornare l'individuo ad una situazione di benessere ed anzi se riuscissimo sempre ad integrare queste saggezza antiche alle modalità più scientifiche odierne, daremmo un'opportunità sicuramente più ampia a chi si rivolge a noi. 

Dott.ssa Anna Carla Di Gregorio, farmacista olistica

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