lunedì 7 settembre 2015

LA SALUTE
"La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità".
Organizzazione Mondiale della Sanità - 1982.
La prima volta che ho letto la definizione di salute dell'OMS ero una studentessa al quarto anno di Medicina e, probabilmente, avrò colto solo l'1 % del suo significato più profondo.
Con le cognizioni di medicina occidentale datemi nei primi anni del corso di laurea ero abituata a prendere in considerazione solo la fisicità dell'individuo umano, per cui solo la prima parte della definizione mi riusciva abbastanza comprensibile.
Dopotutto, la medicina tradizionale occidentale, che costituiva il mio bagaglio di conoscenze cliniche, si basa soprattutto su sintomi fisici.
Un po' più complicato era comprendere cosa significasse l'aspetto psicologico.
Avevo studiato in Psichiatria una vasta gamma di disturbi che rientravano largamente nei processi patologici degni di ospedalizzione o comunque di terapia, per cui devo aver vagamente pensato a una connessione fra le due cose.
Dell'aspetto sociale ero ingenuamente inconsapevole.
Ero una ventitreenne immersa nella vita universitaria di una cittadina emiliana e gli unici problemi sociali di cui ero a conoscenza li ascoltavo al telegiornale o li avevo visti in qualche film-dossier.
Oggi ho 35 anni, ho studiato  agopuntura e medicina cinese, ho collaborato con psicologhe e assistenti sociali.
Lavoro, come ginecologa, da cinque anni, con la Lega Tumori di Taranto e sono vicepresidente di un'associazione che si occupa di benessere, con sede a Taranto.
Avendo alle spalle queste esperienze, che mi hanno arricchito, mi stupisco dell'incredibile lungimiranza dell'OMS e di come, al tempo stesso, dopo 40 anni, siamo rimasti indietro nel raggiungere questo utopistico obiettivo.
Pensiamo al benessere fisico.
Oggi "Salute fisica" dovrebbe essere sinonimo di prevenzione.
Aspettare, per intervenire, che l'equilibrio dell'organismo umano si incrini a causa di una malattia significa arrivare troppo tardi.
Le nuove scoperte in epigenetica dimostrano che il nostro patrimonio genetico può esprimersi in maniera diversa a seconda dello stile di vita. L'individuo dovrebbe, di conseguenza, proteggersi, con uno stile di vita improntato ad una moderata attività fisica e una buona alimentazione, ma purtroppo, in tempi di recessione, la medicina preventiva sta risentendo dell'imperante difficoltà di "arrivare a fine mese".
E gli stili di vita sani necessitano di costanza.
L'aspetto psicologico l'ho compreso pienamente solo negli ultimi 3 anni, quando la mia attenzione è stata attratta da studi di psicologia (soprattutto americani) che dimostrano che i sentimenti e le sensazioni sono in grado di modificare l'equilibrio corporeo. I sentimenti negativi di rabbia e paura erano, al tempo dell'uomo primitivo, correlati alle aggressioni fisiche.
Quando il cervello le registrava, metteva in atto una serie di cambiamenti organici volti a fronteggiare l'avversario.
Oggigiorno "nell'epoca dello stress e delle nevrosi", questa iperreattività, di cui soffriamo, è praticamente diventata tossica.
È stato dimostrato che i sentimenti negativi, alla lunga, portano alla malattia.
L'ultimo libro che ho letto mi ha chiarito anche l'aspetto sociale.
In "The how of happyness" l'autore elenca e condivide i dati e i risultati di studi sulla soddisfazione personale.
La maggior parte di noi considera gli oggetti che possediamo, il tipo di lavoro che facciamo, se siamo o no in salute, dei fattori importanti nella qualità della vita .
L'autore, invece, dopo aver raccolto i dati, ha scoperto che ciò che caratterizza comunemente gli individui che si dichiarano felici è la condivisione del tempo con la comunità, in particolare con la famiglia. E aiutare gli altri.
Di conseguenza, sembra quasi che l'OMS voglia favorire non solo la salute, ma anche la felicità.
Quello che vorrei, nel corso delle settimane, è esaminare nel dettaglio i vari aspetti elencati nell'articolo.
Parleremo di prevenzione, di stili di vita salutistici, di buona salute e di tecniche di rilassamento. Parleremo di salute. E di felicità.
Vi auguro che il percorso, che abbiamo appena cominciato, vi sia lieve e piacevole...

Dr.ssa Viviana De Pace, Ginecologa

Nessun commento:

Posta un commento