domenica 20 settembre 2015

           
                      PADRE COPROTAGONISTA DELLA NASCITA
Quando penso ad una famiglia, mi piace definirla una squadra: i genitori sono gli allenatori che condividono insieme le emozioni di ogni partita.
Purtroppo, fino a non moltissimi anni fa, il ruolo del padre è sempre stato definito marginale. Gli studi dello psicologo Bowlby sull’”Attaccamento”, ovvero sulla teoria delle relazioni genitori figli, hanno, invece, dimostrato che la figura paterna ricopre un ruolo fondamentale nella crescita dei figli ed è un sostegno fondamentale per la madre-moglie- donna di casa.
Durante la gravidanza, la donna è sottoposta a cambiamenti ormonali, sbalzi di umore, nausee, gambe gonfie, mal di schiena, quindi è assolutamente terapeutico per lei poter contare su un compagno presente, disponibile e affettuoso. Se l’uomo accoglie la donna nei suoi stati d’animo, l’ ascolta e la incoraggia, è in grado di offrirle un appoggio ineguagliabile.
Non sto descrivendo una favola, ma la situazione ideale a cui tutti vorremmo aspirare. È importante maturare insieme la scelta di mettere al mondo un figlio, confrontarsi sulle paure, che non sono solo della futura madre.
L’uomo percepisce di avere la responsabilità prendersi cura della famiglia da un punto di vista economico e affettivo, ma se la futura coppia genitoriale collabora non potrà che prepararsi al meglio per accogliere il frutto del proprio amore.
Una donna che se sente capita, sostenuta, ma soprattutto amata sarà ancora più propensa a donare amore al proprio figlio.


L’unione tra i due allenatori della squadra si rafforza durante la gravidanza ed è necessaria anche alla nascita del bambino.
Sin dai primi momenti di vita, tra la mamma e il neonato si crea un rapporto unico e speciale che il padre non può che rispettare e favorire. L’uomo può infondere serenità, sicurezza e condividere con la sua compagna emozioni intense e profonde.
I bambini sono spugne che assorbono le sensazioni che i genitori trasmettono loro, anche in maniera inconsapevole: quando il padre e la madre accarezzano il loro bambino, con delicatezza ed emozione, egli si sente rassicurato e percepisce, anche se così piccolo, la sintonia tra i genitori e il calore che sono in grado di trasmettergli. Un figlio venuto al mondo si sente, in questo modo, desiderato e amato.
La figura paterna ha un ulteriore compito: favorisce il superamento di una tappa evolutiva nel bambino: il passaggio dalla relazione diadica con la madre alle relazione triadica padre madre e figlio. Il bambino si apre gradualmente a nuove esperienze e alla conoscenza dell’ambiente in cui vive.



I genitori non possono che lavorare l’uno al fianco dell’altra per garantire un futuro armonioso e sereno al loro bambino.

Dott.ssa Antonella Chibelli Psicologa


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