martedì 18 ottobre 2016

Che tipo di vita stai vivendo?

Cosa fai quando ti alzi al mattino? Ti lasci vivere o sei guidato da qualcuno/qualcosa nell'adesione a progetti e attività? Vivi una vita attenzionale o intenzionale?
Chiederti dove sta scorrendo la tua attenzione fa SEMPRE la differenza nelle tue giornate. Si dice infatti, che dove va la tua attenzione, lì scorre la tua energia.
Il Dott. Martin Seligman psicologo e saggista statunitense, distingue tra una "Good Life" vissuta all'insegna del piacere che io definisco da "riempitivo", e una "Meaningful life" in cui ogni giorno dell'esistenza individuale si sviluppa all'insegna di un forte principio ispiratore. Potremmo definirlo il "Grande Perchè", la missione con cui ciascuno di noi è al mondo, la benzina che da direzione e priorità ad ogni singola azione del nostro quotidiano, potenziandola anche a fronte di un fisiologico calo di motivazione. Tutti i "grandi della storia" sono stati guidati dal "grande perchè". Per loro, non è stato sicuramente facile prefigurarsi come realizzare il grande disegno della vita che li avrebbe poi resi indimenticabili, ma credevano oltremodo che quando il perchè è troppo GRANDE, ogni come diventa POSSIBILE.
Viktor Emil Frankl, per fare un esempio, neurologo, psichiatra e filosofo austriaco, è passato alla storia per essere uno dei fondatori dell'analisi esistenziale e della logoterapia. Ha vissuto il dolore, l'umiliazione e la vessazione fisica ed emotiva nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Avrebbe potuto lasciarsi morire ma non lo ha fatto. Avrebbe potuto cedere agli autocratici diktat nazisti ma scelse di preservare la sua libertà di pensiero e di spirito dichiarando che avrebbero potuto togliergli cibo e acqua, costringerlo a punizioni corporali e di sorta, ma nessuno avrebbe potuto costringerlo ad odiare. 


Una volta libero dall'esperienza più dolorosa della sua vita, concepì, con la scrittura dei volumi "Alla ricerca di un significato della Vita" e "Fondamenti spirituali della logoterapia", un metodo terapeutico per aiutare milioni di persone a ritrovare il più intimo SIGNIFICATO della loro esistenza. Si deve a lui la definizione di "nevrosi noogena", concezione secondo la quale l'equilibrio psichico dipende dalla percezione significativa del sé e del proprio vissuto.
Secondo Frankl, quando l'individuo non si sente "significativo", ricade in una effimera ricerca della compensazione a mezzo gratificazione artificiale (droghe chimiche e psichiche) e/o atteggiamenti di potenza (comportamenti distruttivi ed autodistruttivi). Non è un caso che l'uomo odierno non avverta più tanto una frustrazione sessuale (come l'uomo del secolo scorso), quanto una mortificazione aderente all' universo valoriale.
« Che cos'è, dunque, l'uomo? Noi l'abbiamo conosciuto come forse nessun'altra generazione precedente; l'abbiamo conosciuto nel campo di concentramento, in un luogo dove veniva perduto tutto ciò che si possedeva: denaro, potere, fama, felicità; un luogo dove restava non ciò che l'uomo può "avere", ma ciò che l'uomo deve essere; un luogo dove restava unicamente l'uomo nella sua essenza, consumato dal dolore e purificato dalla sofferenza. Cos'è, dunque, l'uomo? Domandiamocelo ancora. È un essere che decide sempre ciò che è. » (Homo patiens. Soffrire con dignità)
E tu, che traccia vuoi lasciare nel mondo? Qual è il motore delle tue giornate?

Dott.ssa Floriana Maraglino, Life Coach

sabato 8 ottobre 2016

Settimana mondiale dell’allattamento…ne abbiamo bisogno?


Ebbene si, abbiamo bisogno di essere informate e spronate e assistite, la maggior parte degli allattamenti finisce o non inizia per un mancato supporto alla neomamma. Come mai oggi ci preoccupiamo dell’alimentazione nostra e dei nostri figli, ma solo dopo lo svezzamento?
Ciò che diamo da mangiare a un neonato passa sempre in secondo piano!
Oggi, nel mio ambito, si cerca sempre di informare una mamma dei danni che arrecano nel tempo le merendine, le bibite gassate, i dolciumi e i generale l’alimentazione sregolata, piena di grassi animali, zuccheri semplici ecc…ma a una mamma che da latte vaccino polverizzato e arricchito di vitamine e olio di palma a un neonato spesso nessuno la informa, a una mamma che piange perché non sa come fare, non riesce ad allattare il proprio figlio la soluzione qual è? Latte artificiale anziché sostegno morale, psicologico e attivo per avviare un ottimo allattamento. …io sono una mamma lavoratrice che si districa tra lavoro e allattamento e mi rendo conto che è non faticoso…di più!Ad alcune viene naturale, ad altre no ma bisogna informarle. La natura è perfetta, il corpo è predisposto per un parto naturale e con una ghiandola mammaria funzionate. Salvo i casi eccezionali, ma sono rari. Per cui oggi ho pensato di spendere qualche riga sulle differenze tra latte artificiale e materno.





Il latte artificiale proviene da un animale che viene allevato come macchina da latte, nella maggior parte dei casi non è stato stabulato all’aperto ed è stato trattato con antibiotici e ormoni, per cui parliamo di un animale stressato a cui vengono somministrati farmaci. Una volta raccolto il latte viene pastorizzato, liofilizzato e potenziato con vitamine e olio, quindi non è tal quale, ha bisogno dell’aggiunta di un grasso perché ne è troppo povero.
 Il latte materno proviene dalla filtrazione del sangue, viene prodotto in quantità e formula in modo assolutamente perfetto e ideale per quel bambino, non è né troppo né poco, né grasso né acqua…è stato prodotto per quel bambino per cui è il massimo che gli si possa offrire. La ghiandola mammaria funziona grazie alla stimolazione, più un neonato si attacca al seno e tira più latte verràprodotto. Ovviamente la mamma deve curare la sua alimentazione durante l’allattamento in modo da offrire il top al suo bambino, soprattutto bisogna fare una dieta varia , magari seguendo le linee guida dell’alimentazione mediterranea, ed escludere l’alcool e l’utilizzo di alcuni farmaci. Esistono molti modi per stimolare la produzione di latte, come ad esempio l’uso di integratori a base di Silybummarianum che è galattogeno o particolari massaggi da fare per stimolare la ghiandola direttamente.
Come dicevo prima in rari casi si può avere agalattia dovuta a un mal funzionamento della ghiandola mammaria…ma la soluzione c’è e non è nel latte in polvere ma nel latte d’asina questo latte ha il vantaggio di non dover  essere arricchito con grassi diversi perché ha stessa concentrazione di grassi del latte materno, i grassi sono fondamentali per lo sviluppo neuronale. Ha però, rispetto al latte materno, un basso apporto calorico ma resta comunque un ottimo compromesso perché l’asina può produrre latte per solo sei mesi e solo se il cucciolo è vicino, quindi non è una macchina da latte, ed essendo un prodotto di nicchia si fa molta più attenzione al modo con cui viene allevato e stabulato e alla sua alimentazione.

Dr.ssa Rosa Corigliano, Biologo nutrizionista

giovedì 6 ottobre 2016

MENOPAUSA : crisi o opportunità?

E'ormai consuetudine connotare la menopausa quasi fosse una "malattia" che inaugura una stagione meno felice rispetto all'intero ciclo vitale della donna.

Menopausa Perfetta in 8 passi è un corso completo sulla menopausa che spazia dagli aspetti emotivi all’alimentazione e all’attività fisica, con 8 preziosi suggerimenti per potenziare uno stile di vita sano e naturale. Il corso illustra i principali cambiamenti ormonali a cui andrai incontro.

Il progetto è frutto di studi, ricerche ed esperimenti scientifici che mi hanno coinvolto direttamente nell'anima e nel cuore in questi anni. E' in vendita online sul portale di crescita personale "più che puoi" ed è solo l'inizio di un lungo cammino che ho intrapreso al fianco delle donne e per le donne.

Quando si arrestano i cicli mestruali, la donna inaugura una stagione dalle grandi potenzialità contrariamente a quello che vi lasciano credere. La verità è che siamo profondamente influenzate dagli stereotipi sull'invecchiamento che fanno parte della nostra cultura e questo ci rende sorde al richiamo delle grandi potenzialità di questa nuova fase nel ciclo biologico di ognuna di noi:

Guarda l’introduzione e seguici! Abbiamo in programma un grande evento a Dicembre!
Di seguito il link su cui puoi vedere l'anteprima del videocorso e se sei interessata, acquistarlo!
http://www.piuchepuoi.it/author/viviana-de-pace/





















giovedì 29 settembre 2016

"Mi piaccio, dunque SONO".

Siamo fin troppo abituate a parlare di rapporto con il partner, con il capo, con i colleghi, con i figli…ma sempre meno di rapporto con noi stesse: una relazione che ingloba tutte le altre trascendendo limiti antropologici e socio- culturali.
In questa sede, ci soffermiamo sull’esame di una delle relazioni più controverse che la donna è chiamata a gestire per buona parte della sua vita: quella con il proprio corpo.
Sono poche, infatti, le donne che vivono serenamente la propria corporeità, accogliendo la propria fisicità con amore e consapevolezza. La stragrande maggioranza della compagine femminile, già a partire dall’adolescenza, vive una guerra aperta con un corpo percepito come estraneo, un vero e proprio ospite indesiderato se non addirittura come un pericoloso nemico da combattere con costanza e determinazione.
La consacrazione della bellezza estetica a mezzo social, i cui diktat campeggiano indisturbati da quasi vent’anni o più, non aiutano di certo lo sviluppo e il risveglio delle coscienze ormai ammansite né stimolano la riflessione più profonda verso il cuore del problema: l’incapacità umana di fare i conti con l’imperfezione.
Ma dov’è la reale misura della perfezione e soprattutto esiste davvero?
Personalmente, faccio parte della schiera delle “vittime” di un perfezionismo quasi ancestrale, che ha rubato ossigeno a fin troppe cellule dei miei visceri oltre che avermi costretta a infaticabili percorsi neuronali alla ricerca di qualcosa che non ho mai raggiunto e che oggi, “guarita” da una delle più dure battaglie della mia vita, so per certo non mi aggrada raggiungere. 

Perché? Perchè semplicemente, la perfezione, non esiste.

- Se la perfezione non fosse una chimera, non avrebbe tanto successo.
Honoré de Balzac, Massime e pensieri di Napoleone, 1838 -

Per quanto la mia estenuante rincorsa verso questo ideale investisse soprattutto la sfera dei comportamenti, delle ambizioni e delle abitudini piuttosto che quella corporea, riconosco che uno dei modelli di perfezione in assoluto più discussi negli ultimi anni, sia proprio quella che attiene al corpo.
Assimilato a quello di un manichino, vessato, umiliato, spodestato, bersaglio perenne di una frustrazione senza eguali, il corpo e la sua immagine diviene spesso lo specchio su cui si riflette imperante, un’autostima precaria e fragilissima. Ed è questo il cuore del problema: vi siete mai chiesti cos’è davvero "l'autostima”? 
Una delle verità più scomode che ci raccontiamo è quella di confondere la misura del nostro valore in quanto esseri umani con la percezione delle nostre competenze e dei nostri limiti nell’eseguire qualcosa, sia che riguardi la nostra vita professionale che il nostro ruolo di mogli, madri, fidanzate, sorelle.
A questo proposito, una delle conquiste più belle donatemi dai miei percorsi di coaching è proprio la distinzione tra autostima ed autoefficacia, una differenza che salva la pelle, l’umore, la vita! Ti spiego perché: autostima è riconoscere che abbiamo le risorse adatte a raggiungere obiettivi, celebrare ed onorare chi siamo in quanto esseri umani, indipendentemente dai riscontri di ciò che facciamo (carriera, posizione finanziaria, età, estetica) o dall’approvazione altrui.

Per amarci non dobbiamo aspettare di raggiungere alcun obiettivo.
Possiamo semplicemente decidere di sentirci così in questo preciso istante.




Si tratta di una consapevolezza che deve arrivare da noi perché NESSUNO può offrirla dall’esterno e non è un caso che si chiami auto-stima. E’ una tua responsabilità. E a me personalmente, piace chiamarla libertà.
Clarissa Pinkola Estès in "Donne che corrono coi lupi" esprime enfaticamente il concetto , quando scrive che le donne relegate a umori, manierismi e contorni che si uniformano a un unico ideale di bellezza e di comportamento, sono catturate nel corpo e nell’anima e pertanto non libere. Son donne che non onorano la propria natura selvaggia, il proprio spirito e diritto all’esultanza, restituendo alla massa e dunque all’infuori di sé, il diritto di sentenziare su cosa è ascrivibile come “bello”.

E tu, sei interessata a "subire" o a plasmare il tuo personale concetto di "bellezza"?

Dott.ssa Floriana Maraglino, Life Coach

giovedì 22 settembre 2016

Nasce a Taranto " Gin-Ecologia Naturale Artemide", la prima clinica al naturale dedicata al benessere delle Donne!

Nasce a Taranto il Centro di Gin-Ecologia naturale Artemide della dr.ssa Viviana De Pace, la prima clinica naturale dedicata alle donne che desiderano prendersi cura di se stesse a 360 gradi ed essere protagoniste del loro benessere.

La mission di Gin-Ecologia  Artemide si inserisce con concretezza e ambizione in questo quadro: privilegiare ove possibile, uno stile di vita sano e in pieno accordo con l’armonia del corpo e della mente anche grazie all’impiego di terapie naturali, laddove ricorre la tendenza all’impiego esclusivo del farmaco e della chirurgia, promuovendo l’ecologia del corpo femminile, ovvero tutte quelle cure ed attenzioni che ogni donna può imparare a compiere da sé per potenziare la propria salute, prestando voce a quell’ “eterno femminino” che, per esprimerlo in chiave goethiana ( Das Ewig-Weibliche ),  consacra la femminilità nella sua essenza immutabile.

Servizi offerti

Consulenza ginecologica ed ostetrica, consulenza nutrizionale, coaching e corsi di formazione su educazione al corpo e sulla gestione delle emozioni, tecniche di rilassamento, tonificazione del piano perineale, consulenze con l'omeopata e il naturopata, corsi per le donne in menopausa, corsi di accompagnamento alla nascita, Yoga pre e post-natale, babymassage, massaggio ayurvedico in gravidanza.
E ancora: gruppi di sostegno per le patologie croniche come incontri con donne operate al seno per implementare uno stile di vita che le sostenga durante le terapia e aiuti a ridurre il rischio di recidive.

Medico chirurgo specializzato in ginecologia, la dott.ssa De Pace ha conseguito anche un percorso quadriennale in medicina cinese divenendo medico agopuntore.
Grande appassionata di medicina naturale, ha compreso le grandi potenzialità dell’ integrazione di quest’ultima nella medicina ufficiale come strumento di consapevolezza nonché approccio sinergico alla salute dell’individuo. In quest’ottica ha deciso di mixare i suoi talenti, le sue competenze e i suoi studi per offrire al paziente la possibilità di ri-pensare la propria salute in chiave sistemica. Non è un caso che il focus sia sul concetto di ecologia: la radice del termine, “oikos” è infatti la stessa  della parola economia e rimanda alla “gestione” della casa. Ma quale “casa” merita più attenzione del nostro corpo?
L’interazione tra le leggi della natura e quelle del nostro organismo è divenuta ormai necessaria per poter auspicare ad un benessere autentico mirato all’equilibrio di mente, corpo e spirito.

Non è un caso che la clinica porti il nome di Artemide :

Dea vergine della caccia e della Luna (venerata a Sparta, la civiltà fondatrice di Taranto) rappresenta la personificazione dell'energia della giovinezza, del vigore, degli elementi selvaggi presenti in ogni donna, indipendentemente dall’età. Scagliando con il suo arco frecce che rompono le catene e centrano i bersagli, Artemide incarna il potere della libertà della mente e dello spirito femminile, ma solidale, nella misura in cui riconosce in altre donne le sue sorelle, pronta a difenderle con fermezza e integrità in situazioni di pericolo.
Il richiamo mitologico trova ragion d’essere anche nel modus operandi della clinica della dr.ssa De Pace, ispirata, tra le dee femminili anche da Persefone, il cui mito racconta come la bella e giovane figlia di Demetra, rapita da Ade e condotta nel suo Regno oscuro, scopre proprio lì, lontano da sua madre, il suo valore di donna, divenendo Regina degli Inferi e padrona di sé .
La sua storia, con la ciclica "Discesa" nel Mondo Sotterraneo, richiama il periodo che ogni donna vive mensilmente durante la fase pre-mestruale e mestruale, meraviglioso precursore di quella "Rinascita-Resurrezione" che abita il suo corpo nel momento pre-ovulatorio e ovulatorio. 



Ciclo mestruale, maternità e menopausa necessitano di essere rivisitate come speciali opportunità di crescita ed evoluzione, vere e proprie occasioni di empowerment, soprattutto quando offrono alla donna l’occasione di rallentare e fermarsi, entrare in connessione con il proprio sé più intimo, trasformando i periodi di pausa “improduttiva” in momenti terapeutici di tregua, spesso forieri di una rinnovata vitalità e creatività.



Da una parte la dea, dall’altra, Madre Natura: è proprio quest’ultima a offrire una quantità di rimedi efficaci che, se conosciuti e usati correttamente ed affiancati da uno stile di vita sano, riescono a risolvere brillantemente i disturbi ginecologici più comuni e trasformare le crisi in opportunità di crescita e bellezza.

Le Donne sono la Seconda metà del cielo – Mao Zedong
Noi, vogliamo aiutarti a scorpirlo.

Per info e prenotazioni invia una e- mail a viviana.depace@gmail.com

giovedì 15 settembre 2016

Come riattivare il metabolismo dopo una gravidanza?

E’ una domanda che mi viene posta spesso ed è una cosa che mi ha riguardato in prima persona avendo avuto due gravidanze in due anni! 
Pur dando per scontato che la donna si sia alimentata bene in gravidanza e che quindi conduca uno stile di vita salutare, comunque la “pancetta” o i kg in più ci impiegheranno qualche mese ad andare via…in questo caso dobbiamo lavorare molto sul metabolismo basale. Per metabolismo basale si intende la capacità del nostro organismo di “bruciare” conducendo una vita normale, ossia non sedentaria ma neanche da atleta! 
La neomamma deve lavorare sul ridurre lo stress soprattutto i primi mesi, perché ovviamente il bambino la assorbe h24 e il cambiamento radicale di vita la porterà ad avvertire stanchezza, ansia, stress. Il sistema nervoso simpatico si attiva proprio quando siamo in ansia o stressati, è quella parte di noi in allerta che consente la fuga…quindi attiva la circolazione periferica (gambe e braccia) e la riduce negli organi interni per cui avremo mal digestione, inoltre lo stress aumenta la produzione di cortisolo che è l’ormone che stimola la fame.




Se invece la neomamma viene tutelata, aiutata nelle faccende, e le viene lasciato per un po’ solo il compito di accudire il bambino sarà rilassata con conseguente diminuzione dei livelli di cortisolo. Il sistema nervoso simpatico si attiva quando il corpo è rilassato e permette una buona vascolarizzazione degli organi interni che lavoreranno meglio e “bruceranno” di più!
Care neomamme quindi il consiglio da nutrizionista e neomamma bis è di rilassarvi, godervi i cuccioli e mangiare sano! Ovviamente alla base di il tutto ci deve essere un’alimentazione corretta come può essere la dieta mediterranea, diete restrittive in questo periodo non vanno bene perché causerebbero solo stress….l’ideale sarebbe cambiare stile di vita prima della gravidanza…mantenerlo durante e dopo!

Dr.ssa Rosa Corigliano, biologo nutrizionista

giovedì 8 settembre 2016

#Fertilityday : Giù le mani dal nostro Utero!

Il prossimo 22 settembre si svolgerà a Roma il primo Fertility Day, una giornata nazionale promossa dal Ministero della Salute nell’ambito del Piano Nazionale della Fertilità. L’intento, si legge nel documento ministeriale, è quello di sensibilizzare alla denatalizzazione  considerando il  trend negativo sulle nascite rilevato dall’ultimo rapporto Istat.


Fin troppo evocative le immagini della campagna pubblicitaria del Fertility Day:

una donna accarezza con una mano la sua pancia e con l’altra impugna una clessidra mostrandola in primo piano,  mentre in un’altra la fertilità viene considerata “un bene comune”.
Dunque se le lancette dell’orologio segnano inesorabili lo scorrere del tempo, occorre rispondere puntuali al suo richiamo: riproducete!
Fondamentalmente, l’intento di incentivare l’aumento delle nascite sarebbe anche degno di nota se solo prendesse in esame altri aspetti legati ad esempio, alle politiche che il Governo applica a favore delle famiglie che già esistono e che si trovano loro malgrado, con non poche difficoltà di sostentamento.
In questa sede non ci interessa però dibattere di politica, quanto affrontare la delicatissima riflessione che la campagna in questione suscita quanto al ruolo della donna.

“La maternità non è semplicemente il processo organico del dare alla luce. E’ la comprensione dei bisogni del mondo” scrive Alexis De Veaux.  Lucia Giovannini  riprende il tema in chiave illuminante nel suo libro intitolato “Il Potere del Pensiero Femminile”, dedicando all’argomento un meraviglioso paragrafo : “uno stato interessante”. Sì, perché sarebbe davvero molto interessante iniziare a “risvegliarci” dal torpore, assumere una nuova prospettiva nella comprensione del mondo e incominciare a realizzare che il potere del grembo non è solo quello di mettere al mondo le nuove generazioni ma anche quello di rigenerare il pianeta.


La necessità di espandere il concetto di fertilità e di “dare alla luce” è il punto da cui partire dichiara la Giovannini sottolineando come il concepimento, la gestazione, il travaglio e la nascita siano in realtà metafore della creazione nonché il fulcro del potere femminile che non è e non può essere relegato solo al mettere al mondo bambini. In questo senso la fertilità assume un significato lato, elevandosi al richiamo del potenziale della creazione insito dentro di noi. Possiamo essere fertili di idee infatti, di intuizioni, di progetti, di soluzioni. E proprio come accade nello stato di gravidanza, dopo un periodo di gestazione e travaglio siamo nelle condizioni di poter concepire il “nuovo” dando  vita ad aziende, libri, teorie, movimenti artistici, cultura.
La decisione di fare o meno un figlio è in assoluto una libera scelta di ogni Donna. E tale, deve rimanere. La storia ci ha viste protagoniste di non poche violenze e strumentalizzazioni, asservite ai peggiori condizionamenti famigliari e societari oltre che, spesse volte, mero strumento di procreazione. Dimostriamo di averne abbastanza: possiamo essere donne realizzate in milioni di modi e dimostrare fertilità anche senza mettere al mondo figli fisici e biologici. Avere un figlio resta sicuramente una delle esperienze più belle nella vita di una donna ma non deve essere condizionata dalla società.

Contro il rischio di “essenzializzare” il ruolo della donna insistendo sulla necessità biologica di procreare, solleviamo dunque l’importanza di espandere le nostre coscienze aprendo nuovi scenari di fertilità. Non ne verrà fuori magari un figlio, ma di certo una società migliore in cui vivere adempiendo all’unico diktat che non conosce sessismo:  l’Amore e la compassione.

Dott.ssa Viviana de Pace, Ginecologa
Dott.ssa Floriana Maraglino, Life Coach