tag:blogger.com,1999:blog-21787550727062073092024-03-12T17:16:08.720-07:00Pensare NaturaleAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.comBlogger126125tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-35954574479509470782016-10-18T11:18:00.001-07:002016-10-18T11:21:28.889-07:00Che tipo di vita stai vivendo?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-I5zJ8JJT5GA/WAZgXQyK6TI/AAAAAAAAA6c/mS6vg4mQGsIzbPF70q8lPFsmwpkVqFBlACLcB/s1600/flo%2Bmedic.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-I5zJ8JJT5GA/WAZgXQyK6TI/AAAAAAAAA6c/mS6vg4mQGsIzbPF70q8lPFsmwpkVqFBlACLcB/s200/flo%2Bmedic.jpg" width="132" /></a></div>
<div id="m_-7317640708179899054yui_3_16_0_1_1476212991188_13143" style="color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.31999969482422px; margin-bottom: 6px; margin-top: 0px;">
Cosa fai quando ti alzi al mattino? Ti lasci vivere o sei guidato da qualcuno/qualcosa nell'adesione a progetti e attività? Vivi una vita attenzionale o intenzionale?</div>
<div id="m_-7317640708179899054yui_3_16_0_1_1476212991188_13144" style="color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.31999969482422px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Chiederti dove sta scorrendo la tua attenzione fa SEMPRE la differenza nelle tue giornate. Si dice infatti, che dove va la tua attenzione, lì scorre la tua energia.</div>
<div id="m_-7317640708179899054yui_3_16_0_1_1476212991188_13145" style="color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.31999969482422px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<div style="text-align: justify;">
Il Dott. Martin Seligman psicologo e saggista statunitense, distingue tra una "Good Life" vissuta all'insegna del piacere che io definisco da "riempitivo", e una "Meaningful life" in cui ogni giorno dell'esistenza individuale si sviluppa all'insegna di un forte principio ispiratore. Potremmo definirlo il "Grande Perchè", la missione con cui ciascuno di noi è al mondo, la benzina che da direzione e priorità ad ogni singola azione del nostro quotidiano, potenziandola anche a fronte di un fisiologico calo di motivazione. Tutti i "grandi della storia" sono stati guidati dal "grande perchè". Per loro, non è stato sicuramente facile prefigurarsi come realizzare il grande disegno della vita che li avrebbe poi resi indimenticabili, ma credevano oltremodo che quando il perchè è troppo GRANDE, ogni come diventa POSSIBILE.</div>
<div style="text-align: justify;">
Viktor Emil Frankl, per fare un esempio, neurologo, psichiatra e filosofo austriaco, è passato alla storia per essere uno dei fondatori dell'analisi esistenziale e della logoterapia. Ha vissuto il dolore, l'umiliazione e la vessazione fisica ed emotiva nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Avrebbe potuto lasciarsi morire ma non lo ha fatto. Avrebbe potuto cedere agli autocratici diktat nazisti ma scelse di preservare la sua libertà di pensiero e di spirito dichiarando che avrebbero potuto togliergli cibo e acqua, costringerlo a punizioni corporali e di sorta, ma nessuno avrebbe potuto costringerlo ad odiare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-L568mcSwnsE/WAZnNkqyMPI/AAAAAAAAA6o/k57I7Wl1lvECDIgZfxA8qrGiS_WQyEqGwCLcB/s1600/meaning.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="272" src="https://4.bp.blogspot.com/-L568mcSwnsE/WAZnNkqyMPI/AAAAAAAAA6o/k57I7Wl1lvECDIgZfxA8qrGiS_WQyEqGwCLcB/s400/meaning.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta libero dall'esperienza più dolorosa della sua vita, concepì, con la scrittura dei volumi "Alla ricerca di un significato della Vita" e "Fondamenti spirituali della logoterapia", un metodo terapeutico per aiutare milioni di persone a ritrovare il più intimo SIGNIFICATO della loro esistenza. Si deve a lui la definizione di "nevrosi noogena", concezione secondo la quale l'equilibrio psichico dipende dalla percezione significativa del sé e del proprio vissuto.</div>
</div>
<div id="m_-7317640708179899054yui_3_16_0_1_1476212991188_13149" style="color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.31999969482422px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Secondo Frankl, quando l'individuo non si sente "significativo", ricade in una effimera ricerca della compensazione a mezzo gratificazione artificiale (droghe chimiche e psichiche) e/o atteggiamenti di potenza (comportamenti distruttivi ed autodistruttivi). Non è un caso che l'uomo odierno non avverta più tanto una frustrazione sessuale (come l'uomo del secolo scorso), quanto una mortificazione aderente all' universo valoriale.</div>
<div id="m_-7317640708179899054yui_3_16_0_1_1476212991188_13150" style="color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.31999969482422px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
« Che cos'è, dunque, l'uomo? Noi l'abbiamo conosciuto come forse nessun'altra generazione precedente; l'abbiamo conosciuto nel campo di concentramento, in un luogo dove veniva perduto tutto ciò che si possedeva: denaro, potere, fama, felicità; un luogo dove restava non ciò che l'uomo può "avere", ma ciò che l'uomo deve essere; un luogo dove restava unicamente l'uomo nella sua essenza, consumato dal dolore e purificato dalla sofferenza. Cos'è, dunque, l'uomo? Domandiamocelo ancora. È un essere che decide sempre ciò che è. » (Homo patiens. Soffrire con dignità)</div>
<div id="m_-7317640708179899054yui_3_16_0_1_1476212991188_13115" style="font-family: 'times new roman', 'new york', times, serif; font-size: 16px;">
</div>
<div dir="ltr" id="m_-7317640708179899054yui_3_16_0_1_1476212991188_13151" style="color: #1d2129; display: inline; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.31999969482422px; margin-bottom: 0px; margin-top: 6px;">
<div style="text-align: justify;">
E tu, che traccia vuoi lasciare nel mondo? Qual è il motore delle tue giornate?</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Dott.ssa Floriana Maraglino, Life Coach</b></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-80563799380675210012016-10-08T08:43:00.001-07:002016-10-18T10:41:25.388-07:00Settimana mondiale dell’allattamento…ne abbiamo bisogno?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/JekCtelOPwE5teJV8aLrreVmBUUfGf_9gCPcB/s1600/rosa%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/JekCtelOPwE5teJV8aLrreVmBUUfGf_9gCPcB/s200/rosa%2Bcopia.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ebbene si, abbiamo bisogno di essere informate e spronate e assistite, la maggior parte degli allattamenti finisce o non inizia per un mancato supporto alla neomamma. Come mai oggi ci preoccupiamo dell’alimentazione nostra e dei nostri figli, ma solo dopo lo svezzamento?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ciò che diamo da mangiare a un neonato passa sempre in secondo piano!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi, nel mio ambito, si cerca sempre di informare una mamma dei danni che arrecano nel tempo le merendine, le bibite gassate, i dolciumi e i generale l’alimentazione sregolata, piena di grassi animali, zuccheri semplici ecc…ma a una mamma che da latte vaccino polverizzato e arricchito di vitamine e olio di palma a un neonato spesso nessuno la informa, a una mamma che piange perché non sa come fare, non riesce ad allattare il proprio figlio la soluzione qual è? Latte artificiale anziché sostegno morale, psicologico e attivo per avviare un ottimo allattamento. …io sono una mamma lavoratrice che si districa tra lavoro e allattamento e mi rendo conto che è non faticoso…di più!Ad alcune viene naturale, ad altre no ma bisogna informarle. La natura è perfetta, il corpo è predisposto per un parto naturale e con una ghiandola mammaria funzionate. Salvo i casi eccezionali, ma sono rari. Per cui oggi ho pensato di spendere qualche riga sulle differenze tra latte artificiale e materno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-DJA01bOxI0k/V_kT5Vz_n2I/AAAAAAAAA4U/gC7M-vpn1mMG3ikG3z4q6S_eNnP7tiJZACLcB/s1600/Tabella-latte-dasina-1024x399.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="155" src="https://4.bp.blogspot.com/-DJA01bOxI0k/V_kT5Vz_n2I/AAAAAAAAA4U/gC7M-vpn1mMG3ikG3z4q6S_eNnP7tiJZACLcB/s400/Tabella-latte-dasina-1024x399.jpg" width="400" /></span></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il latte artificiale proviene da un animale che viene allevato come macchina da latte, nella maggior parte dei casi non è stato stabulato all’aperto ed è stato trattato con antibiotici e ormoni, per cui parliamo di un animale stressato a cui vengono somministrati farmaci. Una volta raccolto il latte viene pastorizzato, liofilizzato e potenziato con vitamine e olio, quindi non è tal quale, ha bisogno dell’aggiunta di un grasso perché ne è troppo povero.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Il latte materno proviene dalla filtrazione del sangue, viene prodotto in quantità e formula in modo assolutamente perfetto e ideale per quel bambino, non è né troppo né poco, né grasso né acqua…è stato prodotto per quel bambino per cui è il massimo che gli si possa offrire. La ghiandola mammaria funziona grazie alla stimolazione, più un neonato si attacca al seno e tira più latte verràprodotto. Ovviamente la mamma deve curare la sua alimentazione durante l’allattamento in modo da offrire il top al suo bambino, soprattutto bisogna fare una dieta varia , magari seguendo le linee guida dell’alimentazione mediterranea, ed escludere l’alcool e l’utilizzo di alcuni farmaci. Esistono molti modi per stimolare la produzione di latte, come ad esempio l’uso di integratori a base di Silybummarianum che è galattogeno o particolari massaggi da fare per stimolare la ghiandola direttamente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Come dicevo prima in rari casi si può avere agalattia dovuta a un mal funzionamento della ghiandola mammaria…ma la soluzione c’è e non è nel latte in polvere ma nel latte d’asina questo latte ha il vantaggio di non dover essere arricchito con grassi diversi perché ha stessa concentrazione di grassi del latte materno, i grassi sono fondamentali per lo sviluppo neuronale. Ha però, rispetto al latte materno, un basso apporto calorico ma resta comunque un ottimo compromesso perché l’asina può produrre latte per solo sei mesi e solo se il cucciolo è vicino, quindi non è una macchina da latte, ed essendo un prodotto di nicchia si fa molta più attenzione al modo con cui viene allevato e stabulato e alla sua alimentazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dr.ssa Rosa Corigliano, Biologo nutrizionista</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-3118391318532016152016-10-06T08:41:00.002-07:002016-10-08T08:45:47.225-07:00MENOPAUSA : crisi o opportunità?<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px; margin-bottom: 1em;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/q9JQhRF0KygFPiO-iP5zK-4oojLH7bvYQCPcB/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/q9JQhRF0KygFPiO-iP5zK-4oojLH7bvYQCPcB/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E'ormai consuetudine connotare la menopausa quasi fosse una "malattia" che inaugura una stagione meno felice rispetto all'intero<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"> ciclo vitale della donna.</span></span></div>
<br />
<div class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline;">
<div style="color: #1d2129; font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px; margin-bottom: 1em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Menopausa Perfetta in 8 passi è un corso completo sulla menopausa che spazia dagli aspetti emotivi all’alimentazione e all’attività fisica, con 8 preziosi suggerimenti per potenziare uno stile di vita sano e naturale. Il corso illustra i principali cambiamenti ormonali a cui andrai incontro.</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il progetto è frutto di studi, ricerche ed esperimenti scientifici che mi hanno coinvolto direttamente nell'anima e nel cuore in questi anni. E' in vendita online sul portale di crescita personale "più che puoi" ed è solo l'inizio di un lungo cammino che ho intrapreso al fianco delle donne e per le donne.</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando si arrestano i cicli mestruali, la donna inaugura una stagione dalle grandi potenzialità contrariamente a quello che vi lasciano credere. La verità è che siamo profondamente influenzate dagli stereotipi sull'invecchiamento che fanno parte della nostra cultura e questo ci rende sorde al richiamo delle grandi potenzialità di questa nuova fase nel ciclo biologico di ognuna di noi:</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span>
<br />
<div style="margin-bottom: 1em;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px;">Guarda l’introduzione e seguici! Abbiamo in programma un grande evento a Dicembre!</span><br />
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #1d2129; font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px;"></span></span></div>
<div style="color: #1d2129; font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px; margin-bottom: 1em;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di seguito il link su cui puoi vedere l'anteprima del videocorso e se sei interessata, acquistarlo!</span></div>
<div style="margin-bottom: 1em;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px;">http://www.piuchepuoi.it/author/viviana-de-pace/</span></span></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 1em; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px;"><br /></span></span>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-SUgAjg5HuMk/V_Zzat9P9YI/AAAAAAAAA4A/u9Tp0om_OcskI84HvYahH1GbfrBxlSZcwCLcB/s1600/Screenshot_2016-10-06-17-42-18-1-1.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-SUgAjg5HuMk/V_Zzat9P9YI/AAAAAAAAA4A/u9Tp0om_OcskI84HvYahH1GbfrBxlSZcwCLcB/s400/Screenshot_2016-10-06-17-42-18-1-1.png" width="272" /></a><span style="color: #1d2129; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 1em;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 1em;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px;"><br /></span></span></div>
<div style="color: #1d2129; font-size: 14px; line-height: 18.760000228881836px; margin-bottom: 1em;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="color: #1d2129; line-height: 18.760000228881836px; margin-bottom: 1em;">
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 14px;">
<div style="font-size: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-size: 14px;">
<br /></div>
<br /></div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-7121124041211059862016-09-29T04:32:00.003-07:002016-09-29T05:23:40.552-07:00"Mi piaccio, dunque SONO".<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-3idaCt00eSU/V-z15R1ZLYI/AAAAAAAAA3M/ogFjm2JbqjUVnUNB0qfduNvgB1Mxf6PmgCPcB/s1600/flo%2Bmedic.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-3idaCt00eSU/V-z15R1ZLYI/AAAAAAAAA3M/ogFjm2JbqjUVnUNB0qfduNvgB1Mxf6PmgCPcB/s200/flo%2Bmedic.jpg" width="132" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Siamo fin troppo abituate a parlare di rapporto con il partner, con il capo, con i colleghi, con i figli…ma sempre meno di rapporto con noi stesse: una relazione che ingloba tutte le altre trascendendo limiti antropologici e socio- culturali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questa sede, ci soffermiamo sull’esame di una delle relazioni più controverse che la donna è chiamata a gestire per buona parte della sua vita: quella con il proprio corpo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono poche, infatti, le donne che vivono serenamente la propria corporeità, accogliendo la propria fisicità con amore e consapevolezza. La stragrande maggioranza della compagine femminile, già a partire dall’adolescenza, vive una guerra aperta con un corpo percepito come estraneo, un vero e proprio ospite indesiderato se non addirittura come un pericoloso nemico da combattere con costanza e determinazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La consacrazione della bellezza estetica a mezzo social, i cui diktat campeggiano indisturbati da quasi vent’anni o più, non aiutano di certo lo sviluppo e il risveglio delle coscienze ormai ammansite né stimolano la riflessione più profonda verso il cuore del problema: l’incapacità umana di fare i conti con l’imperfezione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma dov’è la reale misura della perfezione e soprattutto esiste davvero?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Personalmente, faccio parte della schiera delle “vittime” di un perfezionismo quasi ancestrale, che ha rubato ossigeno a fin troppe cellule dei miei visceri oltre che avermi costretta a infaticabili percorsi neuronali alla ricerca di qualcosa che non ho mai raggiunto e che oggi, “guarita” da una delle più dure battaglie della mia vita, so per certo non mi aggrada raggiungere. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Perché? Perchè semplicemente, la perfezione, non esiste.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-family: verdana, sans-serif;">-<b> Se la perfezione non fosse una chimera, non avrebbe tanto successo.</b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><b>Honoré de Balzac, Massime e pensieri di Napoleone, 1838 </b>-</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per quanto la mia estenuante rincorsa verso questo ideale investisse soprattutto la sfera dei comportamenti, delle ambizioni e delle abitudini piuttosto che quella corporea, riconosco che uno dei modelli di perfezione in assoluto più discussi negli ultimi anni, sia proprio quella che attiene al corpo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Assimilato a quello di un manichino, vessato, umiliato, spodestato, bersaglio perenne di una frustrazione senza eguali, il corpo e la sua immagine diviene spesso lo specchio su cui si riflette imperante, un’autostima precaria e fragilissima. Ed è questo il cuore del problema: vi siete mai chiesti cos’è davvero "l'<b>autostima</b>”? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una delle verità più scomode che ci raccontiamo è quella di confondere la misura del nostro valore in quanto esseri umani con la percezione delle nostre competenze e dei nostri limiti nell’eseguire qualcosa, sia che riguardi la nostra vita professionale che il nostro ruolo di mogli, madri, fidanzate, sorelle.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A questo proposito, una delle conquiste più belle donatemi dai miei percorsi di coaching è proprio la distinzione tra <b>autostima</b> ed <b>autoefficacia</b>, una differenza che salva la pelle, l’umore, la vita! Ti spiego perché: autostima è riconoscere che abbiamo le risorse adatte a raggiungere obiettivi, celebrare ed onorare chi siamo in quanto esseri umani, indipendentemente dai riscontri di ciò che facciamo (carriera, posizione finanziaria, età, estetica) o dall’approvazione altrui.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Per amarci non dobbiamo aspettare di raggiungere alcun obiettivo</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Possiamo semplicemente decidere di sentirci così in questo preciso istante.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-G8oj-Uf8m1o/V-z4fAzwx7I/AAAAAAAAA3g/7CIVhoUEBowR1a1EboAxL1X7mPb3m79kACPcB/s1600/beautiful-316287_960_720.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://2.bp.blogspot.com/-G8oj-Uf8m1o/V-z4fAzwx7I/AAAAAAAAA3g/7CIVhoUEBowR1a1EboAxL1X7mPb3m79kACPcB/s400/beautiful-316287_960_720.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si tratta di una consapevolezza che deve arrivare da noi perché NESSUNO può offrirla dall’esterno e non è un caso che si chiami <b>auto</b>-stima. E’ una tua <b>responsabilità</b>. E a me personalmente, piace chiamarla <b>libertà</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Clarissa Pinkola Estès in "<i>Donne che corrono coi lupi"</i> esprime enfaticamente il concetto , quando scrive che le donne relegate a umori, manierismi e contorni che si uniformano a un unico ideale di bellezza e di comportamento, sono catturate nel corpo e nell’anima e pertanto non libere. Son donne che non onorano la propria natura selvaggia, il proprio spirito e diritto all’esultanza, restituendo alla massa e dunque all’infuori di sé, il diritto di sentenziare su cosa è ascrivibile come “bello”.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;">E tu, sei interessata a "subire" o a plasmare il tuo personale concetto di "bellezza"?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Dott.ssa Floriana Maraglino, Life Coach</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-72825243472879453952016-09-22T01:00:00.004-07:002016-09-22T01:08:25.478-07:00Nasce a Taranto " Gin-Ecologia Naturale Artemide", la prima clinica al naturale dedicata al benessere delle Donne!<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Nasce a Taranto il Centro di <i>Gin-Ecologia naturale Artemide</i> della dr.ssa Viviana De Pace</b>, la prima clinica naturale dedicata alle donne che desiderano prendersi cura di se stesse a 360 gradi ed essere protagoniste del loro benessere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;">La mission di Gin-Ecologia Artemide</b><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> si inserisce con concretezza e ambizione in questo quadro: privilegiare ove possibile, uno stile di vita sano e in pieno accordo con l’armonia del corpo e della mente anche grazie all’impiego di terapie naturali, laddove ricorre la tendenza all’impiego esclusivo del farmaco e della chirurgia, promuovendo l’ecologia del corpo femminile, ovvero tutte quelle cure ed attenzioni che ogni donna può imparare a compiere da sé per potenziare la propria salute, prestando voce a quell’ “eterno femminino” che, per esprimerlo in chiave goethiana ( Das Ewig-Weibliche ), consacra la femminilità nella sua essenza immutabile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Servizi offerti</b>: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Consulenza ginecologica ed ostetrica, consulenza nutrizionale, coaching e corsi di formazione su educazione al corpo e sulla gestione delle emozioni, tecniche di rilassamento, tonificazione del piano perineale, consulenze con l'omeopata e il naturopata, corsi per le donne in menopausa, corsi di accompagnamento alla nascita, Yoga pre e post-natale, babymassage, massaggio ayurvedico in gravidanza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E ancora: gruppi di sostegno per le patologie croniche come incontri con donne operate al seno per implementare uno stile di vita che le sostenga durante le terapia e aiuti a ridurre il rischio di recidive.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/q9JQhRF0KygFPiO-iP5zK-4oojLH7bvYQCPcB/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/q9JQhRF0KygFPiO-iP5zK-4oojLH7bvYQCPcB/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Medico chirurgo specializzato in ginecologia, la dott.ssa De Pace ha conseguito anche un percorso quadriennale in medicina cinese divenendo medico agopuntore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Grande appassionata di medicina naturale, ha compreso le grandi potenzialità dell’ integrazione di quest’ultima nella medicina ufficiale come strumento di consapevolezza nonché approccio sinergico alla salute dell’individuo. In quest’ottica ha deciso di mixare i suoi talenti, le sue competenze e i suoi studi per offrire al paziente la possibilità di ri-pensare la propria salute in chiave sistemica. Non è un caso che il focus sia sul concetto di ecologia: la radice del termine, “oikos” è infatti la stessa della parola economia e rimanda alla “gestione” della casa. Ma quale “casa” merita più attenzione del nostro corpo?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L’interazione tra le leggi della natura e quelle del nostro organismo è divenuta ormai necessaria per poter auspicare ad un benessere autentico mirato all’equilibrio di mente, corpo e spirito.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non è un caso che la clinica porti il nome di<b> Artemide</b> :</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dea vergine della caccia e della Luna (venerata a Sparta, la civiltà fondatrice di Taranto) rappresenta la personificazione dell'energia della giovinezza, del vigore, degli elementi selvaggi presenti in ogni donna, indipendentemente dall’età. Scagliando con il suo arco frecce che rompono le catene e centrano i bersagli, Artemide incarna il potere della libertà della mente e dello spirito femminile, ma solidale, nella misura in cui riconosce in altre donne le sue sorelle, pronta a difenderle con fermezza e integrità in situazioni di pericolo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il richiamo mitologico trova ragion d’essere anche nel modus operandi della clinica della dr.ssa De Pace, ispirata, tra le dee femminili anche da Persefone, il cui mito racconta come la bella e giovane figlia di Demetra, rapita da Ade e condotta nel suo Regno oscuro, scopre proprio lì, lontano da sua madre, il suo valore di donna, divenendo Regina degli Inferi e padrona di sé .</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La sua storia, con la ciclica "Discesa" nel Mondo Sotterraneo, richiama il periodo che ogni donna vive mensilmente durante la fase pre-mestruale e mestruale, meraviglioso precursore di quella "Rinascita-Resurrezione" che abita il suo corpo nel momento pre-ovulatorio e ovulatorio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-SLWzZA3t_VY/V-OJD-U1qpI/AAAAAAAAA2k/nM204TcYRL8N8LPh7DvyswBWmjDMo1tTwCPcB/s1600/mythology-1099255_960_720.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="312" src="https://3.bp.blogspot.com/-SLWzZA3t_VY/V-OJD-U1qpI/AAAAAAAAA2k/nM204TcYRL8N8LPh7DvyswBWmjDMo1tTwCPcB/s400/mythology-1099255_960_720.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ciclo mestruale, maternità e menopausa necessitano di essere rivisitate come speciali opportunità di crescita ed evoluzione, vere e proprie occasioni di empowerment, soprattutto quando offrono alla donna l’occasione di rallentare e fermarsi, entrare in connessione con il proprio sé più intimo, trasformando i periodi di pausa “improduttiva” in momenti terapeutici di tregua, spesso forieri di una rinnovata vitalità e creatività.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-PVoGXCMk0fk/V-OJdKq6uaI/AAAAAAAAA2k/bQpOdsC6w_0zGklkkjea190o0_MkBIycwCPcB/s1600/statuadonna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-PVoGXCMk0fk/V-OJdKq6uaI/AAAAAAAAA2k/bQpOdsC6w_0zGklkkjea190o0_MkBIycwCPcB/s320/statuadonna.jpg" width="224" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Da una parte la dea, dall’altra, Madre Natura: è proprio quest’ultima a offrire una quantità di rimedi efficaci che, se conosciuti e usati correttamente ed affiancati da uno stile di vita sano, riescono a risolvere brillantemente i disturbi ginecologici più comuni e trasformare le crisi in opportunità di crescita e bellezza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Le Donne sono la Seconda metà del cielo – Mao Zedong</span></i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Noi, vogliamo aiutarti a scorpirlo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per info e prenotazioni invia una e- mail a viviana.depace@gmail.com</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-75277341928082463912016-09-15T02:38:00.000-07:002016-09-15T02:40:07.853-07:00Come riattivare il metabolismo dopo una gravidanza?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/JekCtelOPwE5teJV8aLrreVmBUUfGf_9gCPcB/s1600/rosa%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/JekCtelOPwE5teJV8aLrreVmBUUfGf_9gCPcB/s200/rosa%2Bcopia.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E’ una domanda che mi viene posta spesso ed è una cosa che mi ha riguardato in prima persona avendo avuto due gravidanze in due anni! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pur dando per scontato che la donna si sia alimentata bene in gravidanza e che quindi conduca uno stile di vita salutare, comunque la “pancetta” o i kg in più ci impiegheranno qualche mese ad andare via…in questo caso dobbiamo lavorare molto sul metabolismo basale. Per metabolismo basale si intende la capacità del nostro organismo di “bruciare” conducendo una vita normale, ossia non sedentaria ma neanche da atleta! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La neomamma deve lavorare sul ridurre lo stress soprattutto i primi mesi, perché ovviamente il bambino la assorbe h24 e il cambiamento radicale di vita la porterà ad avvertire stanchezza, ansia, stress. Il sistema nervoso simpatico si attiva proprio quando siamo in ansia o stressati, è quella parte di noi in allerta che consente la fuga…quindi attiva la circolazione periferica (gambe e braccia) e la riduce negli organi interni per cui avremo mal digestione, inoltre lo stress aumenta la produzione di cortisolo che è l’ormone che stimola la fame.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-E_otP0BBdGA/V9pn9VDNofI/AAAAAAAAA10/IP0KQZdrMMQ8frhFfRDls5IB5hCdFz2PgCPcB/s1600/gravid.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://1.bp.blogspot.com/-E_otP0BBdGA/V9pn9VDNofI/AAAAAAAAA10/IP0KQZdrMMQ8frhFfRDls5IB5hCdFz2PgCPcB/s320/gravid.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Se invece la neomamma viene tutelata, aiutata nelle faccende, e le viene lasciato per un po’ solo il compito di accudire il bambino sarà rilassata con conseguente diminuzione dei livelli di cortisolo. Il sistema nervoso simpatico si attiva quando il corpo è rilassato e permette una buona vascolarizzazione degli organi interni che lavoreranno meglio e “bruceranno” di più!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Care neomamme quindi il consiglio da nutrizionista e neomamma bis è di rilassarvi, godervi i cuccioli e mangiare sano! Ovviamente alla base di il tutto ci deve essere un’alimentazione corretta come può essere la dieta mediterranea, diete restrittive in questo periodo non vanno bene perché causerebbero solo stress….l’ideale sarebbe cambiare stile di vita prima della gravidanza…mantenerlo durante e dopo!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Dr.ssa Rosa Corigliano, biologo nutrizionista</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-5167228812208816802016-09-08T03:24:00.006-07:002016-09-08T04:54:18.356-07:00#Fertilityday : Giù le mani dal nostro Utero!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/q9JQhRF0KygFPiO-iP5zK-4oojLH7bvYQCPcB/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/q9JQhRF0KygFPiO-iP5zK-4oojLH7bvYQCPcB/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il prossimo 22 settembre si svolgerà a Roma il primo Fertility Day, una giornata nazionale promossa dal Ministero della Salute nell’ambito del Piano Nazionale della Fertilità. L’intento, si legge nel documento ministeriale, è quello di sensibilizzare alla denatalizzazione considerando il trend negativo sulle nascite rilevato dall’ultimo rapporto Istat.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fin troppo evocative le immagini della campagna pubblicitaria del Fertility Day:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-reJ8RZl7j3Q/V9E5Ax1CRJI/AAAAAAAAA1Q/fzvOQDrg5TAR1dJh442n50PBb9E7cYa6QCPcB/s1600/fertility.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-reJ8RZl7j3Q/V9E5Ax1CRJI/AAAAAAAAA1Q/fzvOQDrg5TAR1dJh442n50PBb9E7cYa6QCPcB/s320/fertility.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">una donna accarezza con una mano la sua pancia e con l’altra impugna una clessidra mostrandola in primo piano, mentre in un’altra la fertilità viene considerata “un bene comune”.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dunque se le lancette dell’orologio segnano inesorabili lo scorrere del tempo, occorre rispondere puntuali al suo richiamo: riproducete!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fondamentalmente, l’intento di incentivare l’aumento delle nascite sarebbe anche degno di nota se solo prendesse in esame altri aspetti legati ad esempio, alle politiche che il Governo applica a favore delle famiglie che già esistono e che si trovano loro malgrado, con non poche difficoltà di sostentamento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questa sede non ci interessa però dibattere di politica, quanto affrontare la delicatissima riflessione che la campagna in questione suscita quanto al ruolo della donna.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>“La maternità non è semplicemente il processo organico del dare alla luce. E’ la comprensione dei bisogni del mondo” scrive Alexis De Veaux</b>. Lucia Giovannini riprende il tema in chiave illuminante nel suo libro intitolato “Il Potere del Pensiero Femminile”, dedicando all’argomento un meraviglioso paragrafo : “uno stato interessante”. Sì, perché sarebbe davvero molto interessante iniziare a “risvegliarci” dal torpore, assumere una nuova prospettiva nella comprensione del mondo e incominciare a realizzare che il potere del grembo non è solo quello di mettere al mondo le nuove generazioni ma anche quello di rigenerare il pianeta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-uRkuy9m314A/V9E5o15ObpI/AAAAAAAAA1U/MgzJPqrToCcEyWVakffnyXfAlZSHUvIKQCPcB/s1600/essere%2Bdonna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://3.bp.blogspot.com/-uRkuy9m314A/V9E5o15ObpI/AAAAAAAAA1U/MgzJPqrToCcEyWVakffnyXfAlZSHUvIKQCPcB/s400/essere%2Bdonna.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La necessità di espandere il concetto di fertilità e di “dare alla luce” è il punto da cui partire dichiara la Giovannini sottolineando come il concepimento, la gestazione, il travaglio e la nascita siano in realtà metafore della creazione nonché il fulcro del potere femminile che non è e non può essere relegato solo al mettere al mondo bambini. In questo senso la fertilità assume un significato lato, elevandosi al richiamo del potenziale della creazione insito dentro di noi. Possiamo essere fertili di idee infatti, di intuizioni, di progetti, di soluzioni. E proprio come accade nello stato di gravidanza, dopo un periodo di gestazione e travaglio siamo nelle condizioni di poter concepire il “nuovo” dando vita ad aziende, libri, teorie, movimenti artistici, cultura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La decisione di fare o meno un figlio è in assoluto una libera scelta di ogni Donna. E tale, deve rimanere. La storia ci ha viste protagoniste di non poche violenze e strumentalizzazioni, asservite ai peggiori condizionamenti famigliari e societari oltre che, spesse volte, mero strumento di procreazione. Dimostriamo di averne abbastanza: possiamo essere donne realizzate in milioni di modi e dimostrare fertilità anche senza mettere al mondo figli fisici e biologici. Avere un figlio resta sicuramente una delle esperienze più belle nella vita di una donna ma non deve essere condizionata dalla società.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Contro il rischio di “essenzializzare” il ruolo della donna insistendo sulla necessità biologica di procreare, solleviamo dunque l’importanza di espandere le nostre coscienze aprendo nuovi scenari di fertilità. Non ne verrà fuori magari un figlio, ma di certo una società migliore in cui vivere adempiendo all’unico diktat che non conosce sessismo: l’Amore e la compassione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;">Dott.ssa Viviana de Pace, Ginecologa</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;">Dott.ssa Floriana Maraglino, Life Coach</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-84387786216446311722016-09-01T03:07:00.001-07:002016-09-01T08:48:31.765-07:00Soffri di "Sindrome da rientro"?<div class="s5" style="margin-bottom: 7px;">
<div style="margin: 0cm 0cm 7.5pt;">
<div style="margin: 0cm 0cm 7.5pt; text-align: justify;">
<div style="line-height: 15.75pt;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/q9JQhRF0KygFPiO-iP5zK-4oojLH7bvYQCPcB/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/q9JQhRF0KygFPiO-iP5zK-4oojLH7bvYQCPcB/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a><strong><span style="color: #333333; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 11.5pt; font-weight: normal;"></span></strong></div>
<div style="line-height: 15.75pt;">
<strong><span style="color: #333333; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 11.5pt; font-weight: normal;"><strong style="line-height: 15.75pt;"><span style="color: #333333; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 11.5pt; font-weight: normal;">“Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano
attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e
tenta puerilmente di guastarla” scriveva Ennio Flaiano. Quanti di noi
condividono questo pensiero su una delle stagioni più attese dell’anno? I dati
parlano chiaro: ogni fine vacanza è accompagnata da una serie di disturbi
classificati come “sindrome da rientro” in cui ansia, nostalgia e stress fanno
da padrone condendo inesorabili, le prime settimane del mese di settembre. </span></strong><span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 15.75pt;">Se
per alcuni il fenomeno tende a ridimensionarsi e risolversi nel giro di poco
tempo, per altri può rivelarsi una vera a propria spia patologica: al</span><span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 15.75pt;"> rientro l'ansia ci
segnala che<b> la nostra vita routinaria non va. </b>Un<b> </b></span><strong style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 15.75pt;"><span style="color: #333333; font-weight: normal;">segnale forte e da non sottovalutare questo, spesso
indice che la vacanza non è stata vissuta tanto come una ricarica quanto come
una vera e propria fuga da una vita percepita come faticosa e a tratti
insopportabile.</span></strong></span></strong></div>
<div style="line-height: 15.75pt;">
<strong><span style="color: #333333; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 11.5pt; font-weight: normal;"><strong style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 15.75pt;"><span style="color: #333333; font-weight: normal;"><br /></span></strong></span></strong></div>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Dunque come affrontare e superare questa forma d’ansia?</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Intanto, non serve pensare di dover cambiare tutto nella propria vita: mentre ci ripensiamo comodi sulla nostra sdraio sotto il sole di agosto, una parte del nostro inconscio programma inarrestabile, una lunga chermesse di pensieri distruttivi che nella fattispecie si sostanziano in vere e proprie rivoluzioni mentali: “quasi quasi mollo tutto e mi trasferisco altrove”, “se ci penso bene il mio lavoro non mi piace” et similia. E’ un atteggiamento piuttosto comune quanto prevedibile: la nostra mente, con l’immaginazione, ci ricorda in realtà l’importanza di sognare e di rompere la routine con nuovi stimoli. Cosa fare dunque? Sicuramente perseverare nei pensieri di malessere ci depotenzia e ci incanala in un tunnel di frustrazione sempre maggiore finendo con l’alimentare l’ansia sempre di più.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Meglio ironizzare modificando piccole abitudini capaci di agire sulla percezione delle cose e di noi stessi e contestualmente attivare quegli stati di flusso dell’anima abilitanti a sviluppare nuove soluzioni e nuove idee in pieno accordo con la nostra natura e il nostro essere.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-FeQhgUfTgsk/V8f7oO3n4qI/AAAAAAAAA0s/3KDmf1XmeYcF8vIo6kAaaJunNy0NzjpRwCPcB/s1600/vacanza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://1.bp.blogspot.com/-FeQhgUfTgsk/V8f7oO3n4qI/AAAAAAAAA0s/3KDmf1XmeYcF8vIo6kAaaJunNy0NzjpRwCPcB/s320/vacanza.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Ecco un elenco di cose che possiamo fare subito per alleviare i sintomi dell' ansia da rientro. </span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>Rispettiamo il nostro bioritmo </b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Non prefiggiamoci obiettivi impossibili.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Il corpo ha sempre bisogno di gradualità. Ripartiamo lentamente dagli impegni consueti e incrementiamo man mano o disperderemmo l'energia acquisita. </span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>Dormiamo di più </b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Fin dal rientro manteniamo almeno 7 ore di sonno, provando ad addormentarci spesso prima di mezzanotte. Possiamo aiutarci con un ciclo di melatonina, una compressa al giorno. Evitiamo sonniferi o ansiolitici, che reprimendo l' ansia fanno abituare a una vita che non vogliamo. </span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>Sfruttiamo l'intimità </b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Non perdiamo alcune buone abitudini che si sono acquisite in vacanza, su tutti i piani. Con il partner continuiamo a cercare momenti "solo nostri", se abbiamo dei figli continuiamo a giocare con loro come durante le ferie. </span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>Manteniamo la cura del corpo </b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Non perdiamo la forma fisica insieme all'abbronzatura. Seguiamo un'alimentazione sana, curiamoci sia fisicamente che nell'abbigliamento. Se già non lo facciamo, troviamo un'attività sportiva che ci piace davvero e iniziamo a farla una volta alla settimana. </span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><b>Non fuggiamo dall'adesso</b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Non idealizziamo la vacanza appena trascorsa. Non è quello lo stile di vita ideale, ci sembra così solo perché siamo insoddisfatti. Riduciamo le aspettative "esotiche", accettiamo la ciclicità piacere/fatica. Proprio Il tempo in cui siamo "ora" può riservarci piaceri molto più intensi di quelli solo immaginati, se smettiamo di fuggirlo.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 11.5pt; font-weight: normal;"><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 11.5pt; line-height: 15.75pt;"><span style="color: #333333; font-weight: normal;"></span></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;">Quest’ultimo punto credo fermamente sia quello cruciale e su cui s’impone più di una riflessione. <b>Eckhart Tolle</b>, counselor e maestro spirituale ha dedicato gran parte della sua trasformazione al tema del tempo e alla necessità di “spezzare la sua illusione”: “il tempo non è affatto prezioso perché è solo una illusione. Ciò che ritieni tanto importante non è il tempo, ma l’unico punto che ne sta al di fuori: l’adesso. Più ti focalizzi sul tempo (passato e futuro), più ti perdi l’Adesso, la cosa più preziosa che c’è”. La filosofia tanto complessa quanto illuminante di Eckhart non può sicuramente essere spiegata in poche righe ma credo che in queste parole ci sia il seme di una grande verità: continuando a vagheggiare la prossima vacanza o a santificare la precedente correremo solo un rischio: quello di non scommettere sulle potenzialità di quello che può succedere oggi e che con arguzia e impegno concimano la base per il nostro meraviglioso futuro!</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 21px;"><br /></span></span>
<div style="line-height: 15.75pt;">
<br /></div>
<div style="line-height: 15.75pt;">
<span style="font-family: arial; font-size: 1.5em; line-height: 20px;"><br /></span></div>
</div>
</div>
</div>
<div class="s2" style="font-size: 18px; line-height: 21px;">
<span class="s9" style="font-family: "arial"; font-size: 11px; line-height: 13px;"><span class="bumpedFont15" style="font-size: 1.5em; line-height: 20px;">Dott.ssa Viviana De Pace, Ginecologa</span></span><br />
<span class="s9" style="font-family: "arial"; font-size: 11px; line-height: 13px;"><span class="bumpedFont15" style="font-size: 1.5em; line-height: 20px;">Dott.ssa Floriana Maraglino, Life Coach</span></span></div>
<div class="s2" style="font-size: 18px; line-height: 21px;">
<span class="s9" style="font-family: "arial"; font-size: 11px; line-height: 13px;"><span class="bumpedFont15" style="font-size: 1.5em; line-height: 20px;"><br /></span></span></div>
<div class="s2" style="font-size: 18px; line-height: 21px;">
<span class="s9" style="font-family: "arial"; font-size: 11px; line-height: 13px;"><span class="bumpedFont15" style="font-size: 1.5em; line-height: 20px;"><br /></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-67490536629755782992016-06-27T09:29:00.003-07:002016-06-27T09:53:29.891-07:00Carpe diem l'importanza di seguire le proprie passioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-oyXlGFZLoKY/Vf_Ib-gNI4I/AAAAAAAAAfk/gK1qjtpnG9YRznXhtKVY8-m43Q1uwy3JgCKgB/s1600/antonella%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-oyXlGFZLoKY/Vf_Ib-gNI4I/AAAAAAAAAfk/gK1qjtpnG9YRznXhtKVY8-m43Q1uwy3JgCKgB/s200/antonella%2Bcopia.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">"Cogli l'attimo, cogli la rosa quando è il momento! Rendi straordinaria la tua vita" è un bellissimo augurio che un professore di lettere interpretato da Robin Williams dedica ai suoi alunni nel film "L'attimo fuggente"</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">Un insegnante incoraggia i giovani a perseguire i propri sogni camminando a testa alta anche "sotto la tempesta ".</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">Nei colloqui di lavoro, ad un appuntamento galante o quando chiacchieriamo con una persona appena conosciuta, cos'è che ci descrive veramente? La nostra piccola grande passione.</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">Ognuno nasce con un talento e matura abilità e competenze nel corso della propria vita.</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">Che sia diventare una ballerina, un calciatore, un giornalista, un dottore, un insegnante, che sia aprirsi un'attività, far parte di un'associazione, scrivere poesie, ogni sogno ha il diritto di essere inseguito e realizzato.</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">La crisi sociale ed economica che viviamo non può non scoraggiare, ma conoscere i dati di realtà è utile per organizzarci ed attrezzarci. Tutti gli obiettivi richiedono sforzo, impegno, pazienza, cadute e ostacoli da superare!</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">Tuttavia affrontiamo con più forza ed energie le sfide quando lottiamo per qualcosa che ci da' un'emozione, che ci fa brillare gli occhi! E se qualcuno ci dice che non siamo abbastanza, che siamo dei folli a non arrenderci , che non ce la faremo mai, ricordiamoci che Einstein è stato rimandato in matematica. Certo se qualcuno crede in noi e ci da' un'occasione siamo avvantaggiati, se qualcuno ci sostiene siamo a metà strada, ma noi dobbiamo essere i primi tifosi di noi stessi.</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;"></span><br style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;" />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">Fare temporaneamente un lavoro che non ci piace per raggiungere un'indipendendenza economica, per mettere i soldi da parte a volte è necessario.</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">Saremo in grado di tollerare le frustrazioni se in ballo c'è qualcosa di più eccitante, che rispecchia i nostri ideali! Coltivare le nostre passioni ci rende vivi, ci fa battere il cuore, tremare le mani e ci da' un'adrenalina indescrivibile. . Tutti siamo nati per lasciare un segno! Nessuno merita di aver rimpianti! Se siamo dei musicisti non dobbiamo smettere di suonare anche se per farlo dovremo perdere il sonno. Per segnare il calcio di rigore della nostra vita dobbiamo avere coraggio. . Essere abbastanza idealisti per sperare e abbastanza realisti per realizzarci.. non è necessario ballare alla Scala, cantare all'Arena di Verona, diventare insegnante di una scuola pubblica! Se facciamo ciò che ci piace, possiamo recitare nel teatro del nostro paese, allenare la squadra del nostro quartiere e così via. Non è mai troppo tardi per essere noi stessi! Rombocchiamoci le maniche! Cogliamo l'attimo! La vita è troppo preziosa!</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;"></span><br style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: UICTFontTextStyleBody; font-size: 17px;" />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">"È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante "</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;"> Il piccolo principe</span><br />
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;"><br /></span>
<span style="font-family: "uictfonttextstylebody"; font-size: 17px;">Dr.ssa Antonella Chibelli, Psicologa</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-74009598719160127552016-06-15T00:12:00.004-07:002016-06-15T00:13:07.466-07:00Ho camminato sul fuoco!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/KkkM5r_UeAAJAQrnssT-dA228_n9HDqwgCKgB/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/KkkM5r_UeAAJAQrnssT-dA228_n9HDqwgCKgB/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a></div>
Questo fine settimana ho partecipato ad un incontro di crescita personale e fra le varie esperienze ho provato il fire walking: durante un rito notturno ho camminato sui carboni ardenti!!<br />
Non solo non mi sono ustionata, ma mi ha colpito il significato metaforico di questa impresa:<br />
Il rito inizia e siamo 60 donne in cerchio attorno ad una distesa di due metri di carboni che brillano di arancio e hanno l’aria di essere molto caldi e la prima cosa che ti viene da pensare è che siamo tutte matte.<br />
Poi vedi le più esperte, che sono magari alla seconda esperienza, che si buttano coraggiose e camminano per due metri sorridenti, senza smorfie di dolore e senza neanche accelerare il passo.<br />
Ho dato per scontato che abbiano avuto altre esperienze, perché va bene il coraggio, ma dubito che se non lo vedi fare prima a qualcun altro ti lanci tranquilla su una brace di due metri.<br />
Comunque a quel punto ti scatta qualcosa dentro e pensi: se lo fanno loro posso farlo anch’io e allora ti butti anche tu e scopri che lo puoi fare e che non ti stai ustionando e che probabilmente sopravvivrai senza postumi alla prova.<br />
Ora è sempre possibile che io abbia frainteso tutto e poi ognuno è libero di imparare dalla stessa esperienza qualcosa di diverso, ma la mia interpretazione è questa: pensi che una cosa sia impossibile poi vedi altri che ce la fanno e pensi che puoi farcela anche tu e improvvisamente l’impossibile diventa possibile. Ti accorgi a quel punto che quello che ti bloccava era solo a livello mentale.<br />
Nella vita reale invece se abbiamo un progetto o, se vogliamo chiamarlo con il suo vero nome, se abbiamo un sogno a chi possiamo ispirarci? Basterebbe accorgersi dei modelli positivi che esistono per pensare di potercela fare anche noi. Basterebbe se i Media e il pessimismo dilagante non remassero contro!!<br />
La televisione non fa che terrorizzarci sul fatto che converrebbe anche evitare di respirare poiché siamo recessione, accontentati se qualcuno ti assume con gli stipendi al minimo storico e sii grato anche se si tratta di un lavoro che odi. E dal punto di vista storico non c’è dubbio che seguire le proprie aspirazioni sia un dilemma di questo secolo perché il lavoro è sempre stato principalmente qualcosa che serviva a portarti il pane a casa.<br />
Se mi guardo intorno però mi rendo conto che non è facile abbandonare le poche certezze che hai per buttarti su una prospettiva di realizzazione personale. Non conosco praticamente nessuno in questo momento che sta dimostrando questo coraggio. Ed è ovvio che ha quel punto pensi che ci sarà pure un motivo, che non è solo questione di un blocco mentale generalizzato, che forse la pazza sei tu, o forse no?<br />
E’ ovvio che dopo che raccogli il coraggio e ti butti nel sogno devi poi focalizzarti su impegno e costanza per farlo funzionare, ma magari esiste un esercizio del genere del fire walking anche per questo ;-))<br />
Dr.ssa Viviana de Pace, ginecologa<br />
<div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-6821477365617013432016-06-01T05:40:00.002-07:002016-06-01T05:43:07.119-07:00Essere felice con l'Ho'oponopono<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/KkkM5r_UeAAJAQrnssT-dA228_n9HDqwgCKgB/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/KkkM5r_UeAAJAQrnssT-dA228_n9HDqwgCKgB/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a></div>
Ho’oponopono è un’antica arte hawaiana di risoluzione dei problemi. Consiste nel prenderci al 100 per cento la responsabilità degli eventi della nostra vita e vederli come opportunità per riconoscere i nostri condizionamenti sociali.<br />
Il principio è questo:<br />
Durante la nostra giornata in base alla situazioni che si presentano ci capita di decidere, agire o sentire emozioni. Ci adattiamo alle circostanze esterne e crediamo che questo sia quello che siamo e in questo modo lasciamo che ciò che possediamo, le circostanze egli input esterni definiscano la nostra identità.<br />
In realtà le situazioni non sono mai quello che pensiamo che siano. Quando discuti a proposito di qualcosa che sta accadendo in quel momento renditi conto che ciò che si ripete sono i tuoi ricordi e la tua reazione non ha niente a che fare con il momento presente.<br />
Non pensiamo partendo da una tabula rasa, liberi da preconcetti, condizionamenti, paure e giudizi.<br />
Ogni cosa che pensiamo si basa sui nostri ricordi, sulla nostra programmazione. Quando eravamo bambini abbiamo sentito e visto determinate cose. Magari gli altri hanno fatto o detto qualcosa, e basandoci su quelle esperienze abbiamo preso delle decisioni.<br />
A un certo punto abbiamo cominciato a credere che la realtà fosse in un certo modo e l’abbiamo resa così. Siamo rimasti intrappolati in questo circolo vizioso di riproduzione perpetua di ciò che credevamo.<br />
Siamo molto attaccati alle nostre opinioni ma non ci rendiamo conto delle milioni di credenze che possediamo, e molte di queste sono in conflitto tra loro.<br />
Noi tendiamo ad analizzare tutto attraverso dei filtri. Questi filtri sono i nostri attaccamenti, le nostre credenze e le nostre paure.<br />
Non vediamo la realtà, piuttosto, ciò che i nostri filtri ci permettono di percepire.<br />
Il peggio è che, in base alla legge di attrazione, non incontriamo nulla se non eventi e persone che ci assicurano che la nostra visione è giusta e che siamo vittime delle circostanze. Siamo intrappolati in un circolo vizioso.<br />
Come ha detto Albert Einstein: “Follia è continuare a fare sempre la stessa cosa e aspettarsi un risultato diverso”<br />
Puoi osservare gli eventi che accadono nella tua vita e prenderti la responsabilità di averli creati dicendo: “ Mi dispiace, per favore perdonami per qualunque cosa in me abbia creato questo”. Prendendo consapevolezza della credenza che l’ha creato te ne libererai e con essa svaniranno anche le emozioni negative che vi sono collegate.<br />
Questo ti permetterà di sentirti più libero, meno condizionato e più consapevole di te stesso.<br />
Tratto dal libro: Scegli la felicità con Ho’oponopono di Mabel Katz.<br />
Dr.ssa Viviana De Pace, ginecologa<br />
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<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-216579411948278742016-05-23T06:45:00.000-07:002016-05-23T06:45:42.493-07:00L'importanza dell'attività fisica in gravidanza<br />
Una qualsiasi attività finalizzata a “far muovere” il corpo è utilissima perché è un’occasione<br />
per conoscere o riconoscere le proprie potenzialità e i propri limiti. Si partorisce col corpo,<br />
si allatta col corpo, il corpo è una grande risorsa, quindi è molto importante conoscerlo,<br />
averne consapevolezza e curarlo.<br />
E' spesso grazie al lavoro corporeo che la donna scopre dentro di sé quella grande forza e<br />
potenza, quel sapere profondo che è l'ingrediente essenziale per vivere la maternità come<br />
esperienza di crescita e appagamento.<br />
Allontanando le tensioni corporee si attenuano notevolmente anche quelle emotive;<br />
l'autostima aumenta, la mamma si sente “competente”, ha fiducia nelle sue risorse<br />
endogene e “magicamente” si placa il turbinio di condizionamenti negativi che la circonda.<br />
Le evidenze scientifiche hanno dimostrato con chiare prove di efficacia l'importanza del<br />
movimento in gravidanza ai fini del benessere materno-fetale.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-XiiMww-UWU8/VfZ9HLa2FFI/AAAAAAAAAbQ/dI_zFPztw3gvuW1QWMjq2fVR4kPeRGCRgCKgB/s1600/image.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-XiiMww-UWU8/VfZ9HLa2FFI/AAAAAAAAAbQ/dI_zFPztw3gvuW1QWMjq2fVR4kPeRGCRgCKgB/s1600/image.jpg" /></a></div>
<br />
LE TECNICHE CORPOREE<br />
- STRETCHING: è una ginnastica dolce studiata per favorire l'allungamento e il<br />
rilassamento dei muscoli di tutto il corpo. La sua pratica rende le articolazioni e i<br />
muscoli più elastici, morbidi e mobili favorendo un travaglio meno doloroso e più<br />
veloce. La donna si scopre forte e fiduciosa del suo corpo. Ciò risveglia in lei<br />
l'istintualità dalla quale si farà guidare durante il travaglio e il parto. E' consigliabile<br />
iniziare la pratica già dal quarto mese.<br />
- YOGA PRENATALE: da questa millenaria disciplina indiana derivano molte<br />
tecniche attualmente in uso nella preparazione al parto, come lo stretching,<br />
l'eutonia, l'ipnosi, il R.A.T. In gravidanza lo yoga permette di stabilire un contatto<br />
profondo con se stesse attraverso movimento, respirazione e visualizzazioni. Alcuni<br />
esercizi abituano il perineo a distendersi e a favorire la discesa del bambino nel<br />
canale da parto. Durante il travaglio e parto lo yoga favorisce l'abbandono, la<br />
distensione, l'apertura. Tra una contrazione e l'altra la donna ritrova forza, equilibrio<br />
ed armonia interiore. Anche lo yoga è bene iniziarlo dal secondo trimestre.<br />
- TAI JI: pratica di origine cinese si presenta come una sorta di danza al rallentatore.<br />
Si impara una semplice sequenza di movimenti fluidi, lenti e armoniosi che<br />
richiamano gli elementi della natura. Definita anche meditazione in movimento,<br />
aiuta a ritrovare calma e rilassamento, a sciogliere le articolazioni e ad alleviare le<br />
tensioni. Spesso la coreografia è accompagnata da musiche piacevoli e<br />
rasserenanti. Durante il travaglio, nelle pause tra una contrazione e l'altra, i<br />
movimenti del tai ji riequilibrano l'energia, portano serenità e pace interiore. In<br />
gravidanza può essere praticato in qualsiasi epoca gestazionale.<br />
- DANZA DEL VENTRE: potente danza medio-orientale che coinvolge tutto il corpo e<br />
ne migliora il portamento e la postura alternando movimenti morbidi e lenti a<br />
movimenti scattanti e secchi. E' la danza della mobilità del bacino per eccellenza<br />
poiché sollecita vigorosamente l'area pelvica, tonifica il pavimento pelvico, potenzia<br />
gli addominali, gli adduttori e i glutei. Migliora l'immagine di sé. Durante il travaglio e<br />
il parto i movimenti di questa danza aumentano il diametro pelvico, favoriscono i<br />
movimenti di rotazione e flessione fetale e la fase espulsiva. Da iniziare nel<br />
secondo trimestre.<br />
- DANZA CREATIVA: le donne sono libere di danzare seguendo in modo autonomo<br />
e creativo quel che certe parole, musiche o immagini evocano in loro. La danza<br />
creativa risveglia l'istintualità, la fluidità, la flessibilità, qualità essenziali per vivere<br />
con serenità i cambiamenti globali che la maternità comporta. Fisicamente la danza<br />
provoca una sorta di massaggio interno che lavora sul sistema linfatico, migliora la<br />
circolazione, scioglie le tensioni muscolari e della colonna, rende elastico il bacino.<br />
Si può danzare in qualsiasi epoca gestazionale.<br />
- MOVIMENTO IN ACQUA: a chi ama questo elemento il movimento in acqua a<br />
33/34° dona un grande benessere generale dovuto al rilascio di endorfine che<br />
l'acqua favorisce. Le articolazioni trovano grande sollievo alleviate della riduzione<br />
notevole del peso corporeo. L'acqua migliora il ritorno venoso, riduce l'edema degli<br />
arti inferiori, stimola la funzione di evacuazione, stimola un buon tono<br />
cardiovascolare, migliora la capacità respiratoria. Da iniziare in qualsiasi epoca<br />
gestazionale.<br />
- PILATES: metodo nato in Germania il secolo scorso, propone esercizi che si<br />
concentrano sul baricentro della donna, il quale durante la gravidanza tende a<br />
spostarsi in avanti a causa del peso del pancione, provocando forti dolori alla<br />
schiena; i movimenti suggeriti dal pilates servono a sciogliere i muscoli del dorso, a<br />
rafforzare quelli del perineo e insegnano a respirare in modo corretto.<br />
In genere, le lezioni di pilates in gravidanza iniziano dopo il primo trimestre e<br />
possono continuare per tutta la durata della gestazione.<br />
<br />
Dott.ssa Monica Dal Molin, Educatrice PrenataleAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-9442183920312243932016-05-10T05:09:00.002-07:002016-05-10T05:09:47.175-07:00Alimentazione e sindrome premestruale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/ag-MD6QBxgYTiJF00iytMTSwCqtMl1jUQCKgB/s1600/rosa%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/ag-MD6QBxgYTiJF00iytMTSwCqtMl1jUQCKgB/s200/rosa%2Bcopia.jpg" width="200" /></a></div>
La sindrome premestruale è una condizione tipica di tutte le donne in età fertile e si avverte da 7 a 15 giorni prima l’arrivo del ciclo mestruale stesso. I sintomi sono vari e cambiano da donna a donna, possiamo avere acne, ansia, bassi livelli di energia, tensione, irritabilità, depressione, modificazioni del desiderio sessuale e cambiamenti repentini di umore.<br />
Ovviamente alla base di tutto questo vi è la produzione ormonale che a partire da 5-10 giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni vede una diminuzione dei livelli di progesterone con un aumento di estrogeni responsabili degli sbalzi di umore.<br />
I consigli alimentari per combattere o perlomeno attenuare questi sintomi sono innanzi tutto ridurre il consumo di prodotti animali e prediligere le verdure, le donne vegetariane rispetto a quelle onnivore espellono con le feci circa il 50% in più di estrogeni e si pensa che questo sia dovuto al consumo massivo di fibre. Inoltre i fitoestrogeni presenti nei vegetali contribuiscono a un riequilibrio quando nella fase premestruale sono alti gli estrogeni.<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-0dImK_aCoMU/VzHPUxxv1YI/AAAAAAAAAyw/4Q_LkVxMv74O1v2grfrFwzDk6G26teNLwCLcB/s1600/woman-591576_640.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://3.bp.blogspot.com/-0dImK_aCoMU/VzHPUxxv1YI/AAAAAAAAAyw/4Q_LkVxMv74O1v2grfrFwzDk6G26teNLwCLcB/s200/woman-591576_640.jpg" width="200" /></a></div>
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<br />
Per assicurare un buon apporto di fitoestrogeni in tale fase bisogna aumentare il consumo di soia che ne contiene livelli alti e unire a questa il consumo di altri legumi e verdure a foglia scura in quanto contengono la vit B6 che ha anch essa effetti positivi sul metabolismo degli estrogeni. Molti studi hanno dimostrato che supplementi di Vit B6 in questo periodo riduce notevolmente i sintomi nel 83% delle donne trattate.<br />
Infine un’integrazione naturale può essere fatta con l’estratto di Agnocasto, preso al mattino per diversi mesi sembra ridurrei sintomi della fase premestruale.<br />
<br />
Dr.ssa Rosa Corigliano, biologo nutrizionista<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-73011660399030545302016-05-06T02:44:00.003-07:002016-05-06T02:44:51.754-07:00IL POTERE DELLA COMPRENSIONE PER VIVERE BENE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-oyXlGFZLoKY/Vf_Ib-gNI4I/AAAAAAAAAfk/gK1qjtpnG9YRznXhtKVY8-m43Q1uwy3JgCKgB/s1600/antonella%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-oyXlGFZLoKY/Vf_Ib-gNI4I/AAAAAAAAAfk/gK1qjtpnG9YRznXhtKVY8-m43Q1uwy3JgCKgB/s200/antonella%2Bcopia.jpg" width="200" /></a></div>
La vita ci pone continuamente davanti a delle sfide e a delle difficoltà, ma quando ci sentiamo affaticati, tristi, arrabbiati esiste una medicina efficace, a mio parere la più efficace e si chiama COMPRENSIONE.<br />
Quando vediamo qualcuno star male, il nostro istinto, spesso, ci spinge a fornire buoni consigli o a spronare la persona con l’obiettivo di farla reagire. In realtà, possiamo aver a disposizione tutte le soluzioni del mondo, ma se il bisogno non viene accolto, l’incomprensione può solo far più sprofondare nella sofferenza. Un amico, un fidanzato/a, un genitore non possono vivere la nostra esperienza, ma possono avvicinarsi al dolore e aiutare ad esprimerlo e a condividerlo. Questo non significa abbandonarsi agli altri, dipendere dal loro sostegno dimenticando le proprie capacità. Semplicemente ci sono momenti in cui le nostre ali hanno bisogno di essere curate, perché solo in questo modo ci permetteranno di volare più in alto e con più forza.<br />
Non è facile trovare persone che possano capirci, ma accade. Le esperienze negative spesso creano sfiducia negli altri, ma bisogna star attenti e non correre il rischio di chiudersi. Nel “Piccolo Principe” Antoine de Saint-Exupery ci insegna che “Non dobbiamo odiare tutte le rose, perché una spina ci ha punto”. Dare una seconda possibilità alla vita, accettare il passato e impegnarsi per costruire il futuro sono tappe necessarie per raggiungere la meta “felicità”.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_dVa2rNpmbc/VltPvTnorzI/AAAAAAAAAro/VC_XyO_5LOM1OjFXW7NBQK9_jzM8VcamgCKgB/s1600/art-939872_960_720.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://1.bp.blogspot.com/-_dVa2rNpmbc/VltPvTnorzI/AAAAAAAAAro/VC_XyO_5LOM1OjFXW7NBQK9_jzM8VcamgCKgB/s200/art-939872_960_720.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Incontrare una persona che ci sussurra con il cuore “Io ti capisco, non vivo la tua vita, ma posso immaginare quello che stai provando, avrai delle ragioni per comportarti così anche se magari non condivido il tuo comportamento”, fa la differenza e ha un enorme potere terapeutico. Se si tratta di una persona significativa per la propria vita, acquista ancora più valore, ma se si tratta di una conoscenza è altrettanto speciale quello che accade. Vivere la bellissima ed entusiasmante esperienza del sentirsi capiti è il primo passo verso il cambiamento. Solo se ci rassereniamo, possiamo metterci in gioco e scoprire cosa far in prima persona per migliorare la nostra vita. Noi siamo i conducenti della nostra automobile, ma il viaggio è più affascinante se siamo accompagnati da passeggeri che condividono con noi strade a volte tortuose.<br />
“Non sottovalutiamo l’efficacia di un sorriso, di una parola gentile, di una carezza, di un abbraccio”. È importante scorgere ciò che c’è dietro ai comportamenti, non accontentarsi dell’apparenza. Se proprio non ci sentiamo capiti, diamo noi l’esempio! A volte l’esempio è più efficace di mille parole.<br />
Capire ed essere capiti non è facile, ma è un allenamento quotidiano, che può consentire di vivere più in armonia con se stessi e con gli altri.<br />
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<br /></div>
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Dott.ssa Antonella Chibelli, psicologa</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-83549363807182847042016-04-11T08:55:00.000-07:002016-04-12T05:29:47.707-07:00Trovare risposte ai propri bisogni.... in gravidanza<br />
Purtroppo nel linguaggio comune parliamo ancora oggi di corso pre-parto o corso nascita,<br />
ma è sbagliato. Fare un corso presuppone che qualcuno debba prepararsi per qualcosa,<br />
per un esame, una prova, ma così non è; i corsi oggi non dovrebbero essere unicamente<br />
finalizzati a preparare la donna ad affrontare e gestire il dolore del parto - retaggio della<br />
vecchia definizione di “corso di preparazione al parto” - bensì uno spazio in cui è<br />
auspicabile che la donna e/o la coppia trovino ascolto e risposte ai loro bisogni in<br />
gravidanza e nel dopo parto.<br />
I corsi di accompagnamento alla nascita così intesi (la dicitura migliore dovrebbe essere<br />
“incontri di accompagnamento alla nascita”) sono di grande supporto non solo alle<br />
mamme al primo figlio ma anche alle donne che hanno già altri figli; ogni gravidanza è<br />
unica e le donne in questi corsi trovano spazi e tempi per ascoltarsi, essere ascoltate ed<br />
entrare in empatia col nuovo bimbo. A casa sono costantemente occupate<br />
dall'accudimento degli altri figli e ritagliarsi uno spazio per sé diventa un'impresa<br />
impossibile.<br />
Tuttora molti corsi sono un susseguirsi di incontri a tema condotti da un' unica persona<br />
oppure da un alternarsi di operatori diversi che trattano gli argomenti di loro competenza<br />
(un po’ come si fa nelle istituzioni scolastiche). Spesso in questo modo si predilige la<br />
competenza dell’operatore piuttosto che i veri bisogni delle donne; non si affrontano<br />
argomenti o attività ritenute utili dalle donne.<br />
E' opportuno che le mamme e le coppie si informino sui diversi tipi di corsi che il proprio<br />
territorio offre in modo da scegliere in base alle proprie esigenze. Attualmente in tutta Italia<br />
c'è ampia possibilità di scelta, sia nel pubblico che nel privato.<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Smzq38-quh4/VeVWVGTEfJI/AAAAAAAAAXw/yuOT6Q6IxyApmmboXAG2545ajJ68YpQWw/s1600/image.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://3.bp.blogspot.com/-Smzq38-quh4/VeVWVGTEfJI/AAAAAAAAAXw/yuOT6Q6IxyApmmboXAG2545ajJ68YpQWw/s200/image.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
Cosa si fa negli incontri del percorso nascita<br />
In genere nei moderni corsi di accompagnamento alla nascita i genitori scoprono con<br />
piacere che possiedono già delle competenze innate e notevoli risorse interiori. Chi<br />
conduce i corsi non si pone come “l'esperto” che istruisce e dà consigli ma facilita piuttosto<br />
l'emergere dei bisogni reali delle donne in attesa. In tal senso ad ogni incontro si invita le<br />
mamme alla partecipazione attiva e il “cosa si fa” dipende di volta in volta dai bisogni e<br />
dalle necessità che emergono da ciascun gruppo. Sia le informazioni che il lavoro<br />
corporeo variano in base alle esigenze del gruppo.<br />
Sono certamente da preferire i corsi che prevedono vari momenti: momenti dedicati<br />
all’attività informativa, alla discussione e alla conoscenza di sé attraverso il movimento<br />
corporeo. E' essenziale partecipare anche solo semplicemente per il piacere di stare<br />
insieme, per condividere i cambiamenti, le emozioni, le paure e i dubbi.<br />
Il momento dedicato all’attività corporea può spaziare da semplici esercizi di respirazione<br />
e rilassamento a momenti dedicati al canto, alla danza creativa, del ventre, al Tai Ji, allo<br />
stretching, alle posizioni per il parto, agli esercizi di consapevolezza del perineo, ecc.<br />
Cosa acquisiamo in un corso di accompagnamento alla nascita<br />
- Strategie per gestire lo stress<br />
- Riscoprire ed attivare le risorse personali tra cui l'istinto e le sensazioni personali<br />
- Procurarsi informazioni, valutare le scelte possibili<br />
- Essere in grado di identificare i propri limiti, le proprie forze e debolezze<br />
- Competenza nella comunicazione di base<br />
- Capacità di assumersi le proprie responsabilità<br />
- Capacità di essere flessibili<br />
- Consapevolezza del respiro, della postura e armonia dell'unità corpo-mente<br />
<br />
Monica Dal Molin, Educatrice PerinataleAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-52457229952406924192016-04-04T07:00:00.000-07:002016-04-04T07:00:40.658-07:00GLI HUNZA IL POPOLO CHE VIVE FINO A 150 ANNI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/j4rYTxUwtKApp9NXyYiHxWMCz4cOeZagw/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/j4rYTxUwtKApp9NXyYiHxWMCz4cOeZagw/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a></div>
Qualche giorno fa fui attratta on-line da diversi articoli che recitavano che Il popolo degli Hunza è considerato la popolazione più longeva al mondo.<br />
Gli Hunza sono una popolazione che vive nelle valli settentrionali del Pakistan, in isolamento, in circa 150 villaggi, situati ad un’altitudine fra il 1660 m e 2450 sul livello del mare.<br />
Vivono in media 130/140 anni.<br />
Durante la vita sono incredibilmente attivi, lavorano solitamente nei campi e curano i loro figli con estrema vitalità.<br />
Viene riportato come le donne siano prolifiche ben oltre l’età della nostra menopausa. Non si ammalano mai e hanno delle sorprendenti difese immunitarie<br />
Gli strumenti che utilizzano per la loro longevità sembrano essere il digiuno a cui sono sottoposti ogni anno nei mesi invernali, l’alimentazione vegetariana ipocalorica e l’acqua alcalina presente nelle loro terre.<br />
Per loro si tratta di una situazione forzata dovuta ai mesi di carestia invernale, ma in realtà il semi-digiuno che loro attraversano sembra essere ottimo per lo smaltimento delle tossine e il rinnovamento cellulare.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-lihegQGn-FQ/Vfwm6VbgXdI/AAAAAAAAAc0/0Whnbj3RBx000dncIOada0T6Oyh7GYmvg/s1600/image.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-lihegQGn-FQ/Vfwm6VbgXdI/AAAAAAAAAc0/0Whnbj3RBx000dncIOada0T6Oyh7GYmvg/s1600/image.jpg" /></a></div>
<br />
Stranamente non risentono del digiuno in termini di debolezza, ma sono estremamente vitali.<br />
Peccato che, al culmine del mio entusiasmo, io abbia trovato on-line un altro articolo dove viene riportato che la longevità degli Hunza sarebbe in realtà derivante da un errore iniziale del primo esploratore che li visitò verso la fine del 1800. John Clark un medico che rimase con loro negli anni 50 circa due anni per studiarli riportò in realtà che calcolavano l’età in modo diverso dal nostro sommando gli anni biologici ad altri anni ricavati da esperienze e saggezza.<br />
Ma ormai la leggenda era stata costruita e le aziende di integratori alimentari la cavalcano poichè avevano interesse nel promuovere uno stile di vita salutistico.<br />
E quindi?<br />
Come per tutte le cose della vita prendiamo il meglio dove possiamo con un po’ di buon senso.<br />
Sicuramente mangiando vegetariano e aggiungendo acqua alcalina e digiuno non si vive fino a 150 anni ma anche mangiare qualsiasi schifezza proprio benissimo non fa!<br />
Ascoltate il vostro corpo e sentite ciò che vi fa stare bene, vedrete allora che non avrete bisogno di ascoltare le correnti di Internet sulle ultime mode in fatto di diete. <br />
Buon Hunza a tutti!!<br />
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Dr.ssa Viviana De Pace, Ginecologa</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-41762378025247357762016-04-02T07:49:00.001-07:002016-04-02T07:49:44.282-07:00PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURAREIl concetto di prevenzione può sembrare apparentemente semplice, ma in realtà offre spunti di riflessione sia per il medico che per il comune cittadino.<br />
Può essere utile definire intanto cosa si intende per prevenzione. Usiamo il termine prevenzione primaria per indicare tutto quello che viene messo in atto allo scopo di evitare che insorga una malattia; si chiama prevenzione secondaria la ricerca dei segni precoci di una malattia per interferire con il suo sviluppo il più presto possibile; la prevenzione terziaria consiste invece nell'individuare il più rapidamente e precisamente possibile le corrette procedure terapeutiche per ridurre al massimo la durata della malattia.<br />
Si pone poi il problema di chi debba effettuare l'opera di prevenzione. Se, infatti, per la secondaria e terziaria non c'è dubbio che le azioni spettino al medico, la forma di prevenzione primaria sfugge al controllo del professionista e rientra nei compiti specifici di ogni persona. Ciononostante al medico dovrebbe spettare il compito di indicare ai suoi assistiti quali sono i reali strumenti da mettere in atto per effettuare una prevenzione primaria ideale. In alternativa al suo intervento, del resto poco probabile nella nostra cultura poiché nessuno si rivolge al medico per chiedere come fare a mantenere il proprio stato di salute, quest'opera di indottrinamento viene svolta da giornali, televisioni, passa parola, amici e quant'altro.<br />
Nel frattempo, così dice la scienza, le malattie strettamente legate ad errori nello stile di vita stanno aumentando sia come frequenza che come numero.<br />
Il primo elemento dello stile di vita che viene chiamato in causa per l'origine di molti stati patologici è certamente l'alimentazione. Le abitudini sono clamorosamente cambiate. Si mangia troppo, ci si muove poco, si compiono errori alimentari e nel frattempo il cibo sta perdendo progressivamente i suoi valori nutrizionali naturali per lasciare spazio ad una chimica di dubbio valore.<br />
Il fondo internazionale per la ricerca sul cancro è continuamente attivo per suggerire comportamenti ideali per prevenire delle patologie cronico-degenerative ed i tumori. A proposito dei nutrienti dice che questi dovrebbero essere assunti prevalentemente con l'alimentazione, riferendosi ad una qualità di cibo ideale che ormai è diventato sempre più difficile trovare. È per questo che occorre ricorrere ad una corretta integrazione che riporti a livello normale i principi attivi, in particolare vitamine, minerali, enzimi e fibre, fondamentali per il mantenimento o il recupero della salute.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-tj2BtuMjUYE/VsR6C5OUwjI/AAAAAAAAAvk/R-u46cxuNDkL5-8377pEUIf7haX9hXdcA/s1600/immagine%2Bper%2Bweekend.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://2.bp.blogspot.com/-tj2BtuMjUYE/VsR6C5OUwjI/AAAAAAAAAvk/R-u46cxuNDkL5-8377pEUIf7haX9hXdcA/s320/immagine%2Bper%2Bweekend.jpg" width="320" /></a></div>
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Anche il settore dell'integrazione, però, diventa spesso vittima di interessi economici, a scapito della qualità. È bene dunque rivolgersi ad aziende solide, idealmente presenti sul mercato da molti anni, che propongono prodotti di derivazione naturale e certificata.<br />
Se queste indicazioni vengono proposte da un medico questi farà in modo che si inseriscano in un contesto dove sia presente un’importante attenzione verso tutti gli aspetti dello stile di vita così da rendere più efficace il suo intervento terapeutico e responsabilizzare il proprio paziente nel percorso verso la guarigione.<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span><br />
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Io mi occupo di salute e benessere per una ditta di integratori del tutto naturali registrato al ministero della salute in Italia e in oltre 160 paesi al mondo, presente sul mercato internazionale da 37 anni e sarei lieta di fornire informazioni a chiunque si voglia avvicinare a questi prodotti.<br />
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Daniela De Masi, ConsulenteFLP<br />
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dani78demasi@gmail.com</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-59239334828630189222016-03-30T00:42:00.000-07:002016-06-29T07:16:15.091-07:00Ti accompagno alla nascita!Frequentare un corso di accompagnamento alla nascita riveste oggi più che mai la sua importanza, è un' occasione privilegiata per la donna di fermarsi per dedicare tempo a se stessa e al bimbo in arrivo. Frequentare un corso di accompagnamento alla nascita, indipendentemente da cosa si fa e da come si articola, è di per sé terapeutico in quanto il corso diventa lo spazio in cui ci si prende cura di se stesse. Le mamme dedicano speciale attenzione ai propri vissuti, si ascoltano ed accolgono i cambiamenti della gravidanza, i cambiamenti di ruolo, le nuove emozioni, le paure emergenti. Si ha la preziosa opportunità di maturare scelte informate attraverso il confronto e lo scambio con gli operatori e con le altre mamme. Ci sono incontri dedicati a sole donne, altri destinati alle coppie.<br />
Negli incontri di coppia il futuro papà scopre cosa può fare per dare sostegno fisico e psicologico alla sua compagna durante la gravidanza, il travaglio, il parto e nel dopo-parto. Ad esempio, si provano insieme esercizi di respirazione, alcuni massaggi e le posizioni antalgiche che le donne possono assumere in travaglio e parto col supporto di chi le accompagna.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-aQ1Ej1uvq5M/VoE1x-Yg-wI/AAAAAAAAAuY/uinsvbE7ezoRc3ee9NKvNkhtyL_WO6D7Q/s1600/sonno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://1.bp.blogspot.com/-aQ1Ej1uvq5M/VoE1x-Yg-wI/AAAAAAAAAuY/uinsvbE7ezoRc3ee9NKvNkhtyL_WO6D7Q/s200/sonno.jpg" width="200" /></a></div>
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Un tempo per “fermarsi”...<br />
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Nella nostra società il ruolo della donna coincide spesso con quello della donna che lavora dentro e fuori casa; la competizione con l’altro sesso e il voler dimostrare costantemente la parità di diritti e doveri, conducono la donna, nonostante il suo stato di gravidanza, a non “fermarsi”, a non assecondare i nuovi bisogni che la maternità comporta “.<br />
Anche le leggi che tutelano le madri lavoratrici in regime di dipendenza consentono da alcuni anni di lavorare il più a lungo possibile in gravidanza a favore di un’assenza maggiore nel dopo parto, al pari delle libere professioniste, che già naturalmente lavorano sino alla fine della gravidanza, proprio per ritagliarsi un tempo maggiore da dedicare al figlio nel dopo il parto. Questo nuovo scenario sociale costringe spesso le donne in attesa a non dedicare tempo né a se stesse né al bimbo. Quanto di più sbagliato, perché il rapporto con il bimbo/a in arrivo si dovrebbe costruire già da ora: più precoce e intenso è questo rapporto in gravidanza tanto più stabile ed equilibrato sarà il rapporto dopo la nascita.<br />
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Monica Dal Molin, Educatrice Perinatale</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-78703038411898577482016-03-20T07:18:00.002-07:002016-03-20T07:18:51.686-07:00Fibromialgia: quando il corpo dice STOP<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-yggkHH11h_8/VeRUPZDuLfI/AAAAAAAAAWM/GBFcyvSH8i47uZLUiHWIC2nCRVatNLj-w/s1600/anna%2Bcarla.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-yggkHH11h_8/VeRUPZDuLfI/AAAAAAAAAWM/GBFcyvSH8i47uZLUiHWIC2nCRVatNLj-w/s200/anna%2Bcarla.jpg" width="200" /></a></div>
La fibromialgia o sindrome fibromialgica o sindrome di Atlante, da wikipedia è definita come una sindrome caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità.<br />
La sua diagnosi e caratteristiche cliniche sono controverse.<br />
Le possibili cure sono oggetto di continui studi; la malattia potrebbe essere riconducibile all'attività lavorativa svolta dal soggetto debilitato.<br />
La reale eziologia è sconosciuta, ma è considerata una malattie reumatiche.<br />
Gli indici di infiammazione risultano nella norma.<br />
Prevalentemente interessati dal dolore sono: la colonna vertrebrale, le spalle, il cingolo pelvico, braccia, polsi, cosce.<br />
Al dolore cronico, che si presenta a intervalli si associano spesso disturbi dell'umore e in particolare del sonno, nonché astenia, ovvero affaticamento cronico.<br />
Inoltre la non-risposta ai comuni antidolorifici, nonché il carattere "migrante" dei dolori, sono peculiari della fibromialgia.<br />
Ma ci siamo mai chiesti quali sono i motivi fisici ed emotivi che scatenano questa fastidiosa sindrome?<br />
Una delle sicure cause scatenanti è un non corretto scambio tra calcio e magnesio nella cellule muscolare, infatti il calcio presente nel sangue serve ad attivare l'actina delle fibre muscolari, che insieme a miosina e altri filamenti determina la contrazione, mentre il magnesio dà una modesta carica elettrica che sposta il calcio dalla parte opposta della cellula, invertendo la contrazione.<br />
E quindi somministrare da solo il magnesio serve a poco.<br />
Sicuramente una carenza di questo minerale magari legata allo stress, visto che il magnesio ha una sua importante funzione a livello di catabolismo, quindi lo smaltimento, di catecolamine adrenergiche, che sono anche la causa di un aumentata richiesta d'ossigeno da parte delle cellule muscolari.<br />
Inoltre alti livelli di catecolamine, sempre legate allo stress, inducono lipolisi e generazione di acidi grassi liberi che, chelando il magnesio libero, lo sequestrano a livello intra-cellulare sotto forma di sale ed aumentano il deposito di magnesio a livello extra- cellulare, i suoi effetti si manifestano anche a livello intra-cellulare.<br />
Da qui capiamo come calcio magnesio e ossigeno risultano utili in un sintomo cronico di affaticamento muscolare, ergo iniziare ad alcalinizzare con complessi di sali minerali specifici ed una dieta alcalinizzante e praticare respirazioni più efficaci, magari aiutandosi con tecniche di meditazione o sport aerobici, ridurre fumo e vaso costrittori come le xantine del caffè (ed evitare abusi di quei farmaci come gli inibitori di pompa acida o anche detti in gergo gastroprotettori, che riducono l'assorbimento di calcio e magnesio, o alimenti come glutine e latte che in molti soggetti possono appiattire l'assorbimento riducendo l'area disponibile dei villi intestinali)possono iniziare a darci una grande mano.<br />
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Possiamo aggiungere anche un'importante molecola endogena che facilmente si depaupera in situazioni stressogene o con l'uso di farmaci anticolesterolemici (la famiglia delle statine), il coenzima Q10 che aiuterà il muscolo nella sua funzione di contrazione.<br />
Per ciò che riguarda l’eccessiva distruzione del Coenzima in questione concorrono gli alti livelli di radicali liberi prodotti da un’elevata ossidazione conseguente ad una super alimentazione o per infiammazioni croniche, o a periodi di stress prolungati.<br />
Come naturopata mi interessa analizzare il significato psicosomatico della fibromialgia, e quindi il messaggio di cambiamento che la vita attraverso questa esperienza vuole farci arrivare.<br />
Statisticamente questa è una sintomatologia che interessa più frequentemente donna sui 40 anni o più, che spesso vivono la propria esistenza mettendo avanti gli altri, con sacrifico, sentendo forte in loro la sensazione di non riuscire mai a fare abbastanza.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-ohgyYH_XBSw/VlIidEJ-v9I/AAAAAAAAAqM/0gA4zgMuB0kXaCa89JyInyS2Sk5a411eQ/s1600/image.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://2.bp.blogspot.com/-ohgyYH_XBSw/VlIidEJ-v9I/AAAAAAAAAqM/0gA4zgMuB0kXaCa89JyInyS2Sk5a411eQ/s200/image.jpg" width="200" /></a></div>
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Non ascoltare i segnali che la vita ci da e le richieste del corpo e sostituire la parola ”voglio” al “devo”, spesso trascurando la propria salute, scaricando la propria carica vitale in favore dei "doveri" verso gli altri, spesso mal volentieri.<br />
Sicuramente possiamo parlare di una sorta di “depressione muscolare”, ed infatti uno dei farmaci più prescritti in queste sindromi sono gli anti depressivi attivi sul reuptake della serotoniona, e quindi come una gabbia che imprigiona dolorosamente i muscoli e rendendo faticosa le azioni quotidiane<br />
Una sofferenza interiore che arriva a localizzarsi nei muscoli per bloccare azioni che non vorremmo fare, ma dobbiamo, ignorando così il nostro sentire.<br />
Una miscela di Fiori di Bach che potrebbe aiutare il cliente che vive queste emozioni e questi disagi fisici sono: Gorse, Pine, Elm, Rock Water, Olive, Impatients, Larch, a cui aggiungerei Wild potato bush australiano, quest'ultimo fiore è indicato per chi non si trova in armonia con il proprio corpo fisico.<br />
Spesso queste persone sentono il bisogno di andare al di là delle proprie limitazioni fisiche, come se il corpo li trattenesse e li opprimesse.<br />
Per la sensazione di oppressione e di essere imprigionati in una personalità che non ci appartiene più.<br />
E' una essenza indirizzata alla frustrazione della limitazione.<br />
Utile in tutte quelle malattie in cui c'è frustrazione dovuta alla diminuita funzionalità fisica, infatti queste persone sentono un forte peso sulle loro spalle.<br />
Ridurre lo stress.<br />
Poiché è dimostrato che la sintomatologia si acuisce spesso nei momenti di stress e di preoccupazione, come altresì alcune persone riferiscono che in vacanza hanno avuto una temporanea remissione dei sintomi, un consiglio valido è quello di concedersi spesso pause e momenti rilassanti.<br />
Vacanze termali e meditazione potrebbero aiutare, oltre che una costante attività fisica aerobica e passeggiate ossigenanti nella natura.<br />
Anche migliorare l'alimentazione rendendola quanto più alcalinizzante antinfiammatoria e ricca di sali di magnesio e calcio. può dare un buon supporto nell'alleviare i sintomi.<br />
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Anna Carla Digregorio, Farmacista olistica.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-79796095932805774362016-03-13T13:50:00.004-07:002016-03-13T13:51:13.537-07:00Il cioccolato... dalla produzione alla nostra tavola<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/1cnGB-sr_O8tSbpL7DLvZOjZd3W8wN06w/s1600/rosa%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/1cnGB-sr_O8tSbpL7DLvZOjZd3W8wN06w/s200/rosa%2Bcopia.jpg" width="200" /></a></div>
Il cioccolato viene ricavato dalla bacche dell’albero del cacao, il più comune albero si chiama Forastero e soddisfa il 90% della produzione mondiale, poi esiste il Criollo e il Trinitario. Raggiunta la maturità l’albero produce circa 15-30 bacche ossia 2,5kg di cioccolato all’anno. La maggior parte delle fave di cacao provengono da coltivazione dell’Africa centrale e Brasile. Da una bacca si ricavano circa 20 semi o fave di colore porpora, una volta raccolti vengono messi in scatole e coperti da fogli di iuta avviando così il processo di fermentazione. Tale processo trasforma gli zuccheri del seme in acido lattico e acetico e uccide il germe, lo priva del sapore amaro e attiva tutti gli enzimi precursori dei composti che conferiscono il piacevole sapore. Dopo la fermentazione che dura 9 giorni circa si procede all’essiccazione, durante tale processo il seme perde molta acqua per cui riduce notevolmente il suo peso e la sua percentuale di umidità non supera il 7%. Una volta essiccati, i semi vengono messi in sacchi da circa 100kgr e vengono preparati per la spedizione. Ovviamente i responsabili degli acquisti ispezionano il prodotto, prendono un certo numero di semi a campione da ogni sacco, lo aprono e controllano che il colore sia uniforme, marrone scuro e non porpora, solo la completa trasformazione di colore è indice dell’avvenuta fermentazione.<br />
Una volta arrivati in fabbrica i semi vengono selezionati manualmente, separati da tutti i residui dei baccelli e tostati, i chicchi poi vengono macinati e siccome sono formati da burro di cacao per il 53% si trasformano in una pasta densa. Il calore generato dalla macinatura fa si dà creare il liquido di cioccolato che viene lasciato solidificare in delle forme chiamate pani di cioccolato amaro. A questo punto asseconda se diventerà cioccolato o cacao verrà trattato diversamente.<br />
Se deve diventare cacao il pane di cioccolato viene pressato, così facendo si separa il burro di cacao dal cacao vero e proprio, quest’ultimo viene polverizzato, impacchettato e venduto.<br />
Se deve diventare cioccolato il panetto viene unito col burro di cacao della precedente lavorazione e macinato per ottener un impasto omogeneo unitamente allo zucchero, durante tale fase viene riscaldato e raffreddato varie volte così facendo la tavoletta che si otterrà sarà lucida. Viene quindi versato nelle forme di tavoletta, raffreddato, incartato e venduto.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-G_Wji2M6pdQ/VuXScN_aurI/AAAAAAAAAwo/p8RWaDlCZJsCYlQaaCTY0j3mnu359M6yQ/s1600/cacao-beans-91083_640.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://1.bp.blogspot.com/-G_Wji2M6pdQ/VuXScN_aurI/AAAAAAAAAwo/p8RWaDlCZJsCYlQaaCTY0j3mnu359M6yQ/s200/cacao-beans-91083_640.jpg" width="200" /></a></div>
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Ora veniamo alla parte bella….proprietà e benefici.<br />
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Il cioccolato è un ottimo alimento energizzante, che trova posto in una dieta ben bilanciata. I principali ingredienti del cioccolato vero sono quindi burro di cacao e zucchero a meno che non si tratti di cioccolato al latte perché qui c’è appunto l’aggiunta del latte. Il cioccolato quindi essendo di origine vegetale è ricco di flavonoidi che sono degli ottimi antiossidanti, inoltre recenti studi hanno dimostrato che i suoi grassi non contribuiscono all’aumento del colesterolo purché ovviamente non si esageri! Il cioccolato fornisce una quantità notevole di argininache dilata i vasi sanguigni e contribuisce a regolare il flusso sanguigno, contiene anche fenilalanina che è un neuro trasmettitore prodotto normalmente dal corpo nei momenti di euforia per cui è considerato un ottimo antidepressivo. Ovviamente per tutto ci sono i pro e i contro…il cioccolato è eccitante e può causare ansia e nervosismo, inoltre come ho già detto è ricco di arginina e questa stimola la replicazione dell’herpes virus quindi chi ha un infezione in corso da herpes deve evitarlo.<br />
Va infine detto che la scelta del tipo di cioccolato che si decide di consumare è importante:<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Scegliere cioccolati scuri, più è scuro più è ricco di flavonoidi quindi un fondente al 70% va già bene.<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Evitare cioccolato con grassi idrogenati.<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Non consumare se c’è scritto al sapore di cioccolato perché non è autentico.<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Il cioccolato bianco è privato dei polifenoli quindi è da evitare.<br />
Infine per la conservazione…..il cioccolato assorbe gli odori quindi una volta aperto bisogna chiuderlo bene in contenitori a chiusura ermetica, quello extra fondente può essere conservato per 10anni.<br />
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Dr.ssa Rosa Corigliano, Biologa nutrizionista<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-651335700941828862016-03-09T00:55:00.003-08:002016-03-09T00:56:01.626-08:00Il TextingNeck: Stop all'uso del cellulare per i nostri bambini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-1wXvDL7pkO8/Vf7OW2nk7uI/AAAAAAAAAek/6757DbQNEEo/s1600/clarissa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-1wXvDL7pkO8/Vf7OW2nk7uI/AAAAAAAAAek/6757DbQNEEo/s200/clarissa.jpg" width="200" /></a></div>
Apro questo post con un messaggio chiaro e sicuramente non al passo con i tempi: "stop all'uso del cellulare per i nostri figli".<br />
La mia collaborazione conil blog “Pensare Naturale”(pensare-naturale.blogspot.com)deriva anche dal voler portare dei messaggi, che siano utili alla vita di ognuno. Nel mio lavoro di fisioterapista, con una particolare passione per la riabilitazione posturale mi trovo spesso a dover seguire bambini di 9-12 anni, che spesso hanno problemi al rachide cervicale.<br />
Oramai a tutti è noto come l'uso eccessivo dello smartphone, del pc e del tablet, obblighi per tanto tempo stare con il capo abbassato. Ciò potrebbe produrre dolore cervicale, ma pochi sanno come queste cattive abitudini possano portare a dei risvolti devastanti sulla postura di un bambino. A questo disturbo è stato dato il nome di TextingNeck.<br />
Da ultime radiografie che i miei piccoli pazienti mi hanno mostrato, pare che molti di loro abbiano delle curve cervicali totalmente scorrette. Se pensiamo che l'armonia delle curve fisiologiche consente ai carichi di essere ben distribuiti, stravolgere completamente queste forme creerà nel tempo degli scompensi tali da non poter essere risolti facilmente. Normalmente una curva fisiologica armonica è composta da: una lordosi lombare, una cifosi dorsale e una lordosi cervicale. Spesso si assiste all’inversione di queste curve.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-U90Gc12CXbU/Vt_kvkKVOnI/AAAAAAAAAwM/otST_VK4jAA/s1600/schiena-e-cellulare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="118" src="https://2.bp.blogspot.com/-U90Gc12CXbU/Vt_kvkKVOnI/AAAAAAAAAwM/otST_VK4jAA/s200/schiena-e-cellulare.jpg" width="200" /></a></div>
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Potremmo notare come curve cervicali possano scomparire, trasformandosi in un capo spostato in avanti e inclinato verso il basso. La curva dorsale, normalmente in cifosi,potrebbe diventare unaiper-cifosi.</div>
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Secondo uno studio diretto dal professor Kenneth Hansra, (New York Spine Surgery and Rehabilitation Medicine), che ha misurato il peso sulla colonna legato alle inclinazioni (dai 15 ai 60 gradi) della testa,le vertebre cervicali sono passivamente caricate da 27 kilogrammi.</div>
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In un bambino in fase di crescita, mantenere per molte ore questa postura scorretta significa non garantirgli una crescita della colonna equilibrata. Da adulti potrebbero presentare gravi problemi cervicali, per non parlare dell'aspetto psicologico legato al troppo uso della tecnologia, che volutamente lascio a chi di competenza.</div>
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Cosa possiamo fare da genitori responsabili?</div>
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Per prima cosa sarebbe opportuno limitare l'uso del cellulare e della tecnologia in generale; in secondo luogo sarebbe opportuno individuare un'attività fisica che gli consenta una crescita armoniosa ed equilibrata per la colonna e sia anche un elemento di distrazione da giornate in cui telefonia e computer occupano il tempo libero. Terza ed ultima cosa, indispensabile da effettuare, è una visita di screening dal medico pediatra. Qualora rivelasse una condizione anomala consiglierebbe la strada più adeguata da intraprendere, ad esempio contattare un Fisiatra e /o un Ortopedico.</div>
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<b>Curiosità</b></div>
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Un altro modo per evitare il fastidio da telefonino-dipendenti viene da una start up cinese che ha sviluppato il dispositivo salvacolloFineck. Fineck è una collana wireless che rileva il movimento del tratto cervicale per tutta la giornata e lo registra sull’app dello smartphone. Il gadget, un cinturino nero di silicone con un piccolo modulo di controllo in titanio, oltre a tracciare il movimento del collo e della colonna vertebrale e registrare così lo stress accumulato nei muscoli della zona, attiva degli allarmi sonori che obbligano chi lo indossa a fare alcuni esercizi per riparare, parzialmente al danno. Ma come un cane che si morde la coda, per prendere atto della tensione cervicale accumulata e i rimedi da adottare, bisognerà controllare il cinturino wireless.</div>
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In conclusione, godersi un cielo stellato sarebbe meglio di qualsiasi altro dispositivo elettronico.</div>
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Dott.ssa in fisioterapia, Clarissa Bruno</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-20864619504751154142016-03-05T07:23:00.000-08:002016-03-05T07:23:17.338-08:00Come nasce un'emozione?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/j4rYTxUwtKA/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/j4rYTxUwtKA/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a></div>
All’inizio del secolo scorso si consumò un dibattito fra il maestro William James e l’allievo Walter Cannon.<br />
James sosteneva che la fonte delle emozioni è puramente viscerale, vale a dire che ha origine nel corpo.<br />
Percepiamo la realtà e avvertiamo sensazioni corporee, e soltanto in seguito, in base alla percezione di quelle sensazioni fisiche le etichettiamo sotto il nome dell’uno dell’altra emozione.<br />
Le percezioni che noi abbiamo, l’aumento del battito del cuore, la stretta allo stomaco, la tensione dei muscoli sono le emozioni e le emozioni vengono avvertite in tutto il corpo come sensazioni.<br />
Le emozioni consistono dunque, secondo James, in cambiamenti organici del corpo.<br />
Cannon attraverso esperimenti scientifici dimostrò esattamente il contrario.<br />
Esiste un nervo, il nervo vago, che fuoriesce dalla parte posteriore del cervello attraverso un foro posto alla base del cranio prima di suddividersi in numerosi fasci che innervano i visceri.<br />
Secondo Cannon stimolando il nervo vago si hanno cambiamenti corporei troppo lentamente per poter essere la causa delle emozioni, mentre invece ne sono l’effetto.<br />
Invece stimolando i visceri si ottenevano solamente effetti nei singoli visceri e non l’emozione nella sua complessità.<br />
Secondo Cannon, l’emozione si forma nel cervello, in particolare nell’ipotalamo e si trasmette nel corpo attraverso il nervo vago oppure attraverso gli ormoni.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-MP_i24kpnM8/VhubSwnExyI/AAAAAAAAAlc/CdnAD4s5L7s/s1600/inside%2Bout.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-MP_i24kpnM8/VhubSwnExyI/AAAAAAAAAlc/CdnAD4s5L7s/s1600/inside%2Bout.jpg" /></a></div>
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Solo alla fine del secolo scorso le due teorie vennero integrate e si comprese che di fronte alla realtà esistono processi simultanei, una strada a doppio senso, fra il corpo e la mente.<br />
Le emozioni trasformano il corpo stesso, ma il corpo è in grado di dialogare con la mente, se lo sappiamo ascoltare.<br />
Tale visione è alla base delle attuali tecniche di biofeedback che permettono di alterare, con beneficio, alcune funzioni fisiologiche, come il battito cardiaco o la pressione arteriosa.<br />
Ogni cambiamento dello stato fisiologico è accompagnato da un cambiamento dello stato mentale ed emotivo e viceversa.<br />
Questa osservazione è anche la base dello studio dell’unità corpo/mente<br />
(Tratto dal libro "Molecole di Emozione" della Dr.ssa C. Pert, neurofisiologa)<br />
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Dr.ssa Viviana De Pace, Ginecologa<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-9628287478795182072016-02-28T10:08:00.003-08:002016-02-28T10:09:07.749-08:00Effetto Roseto: quando lo stress causa malattia!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/j4rYTxUwtKA/s1600/viviana%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-E5J14XytKHM/Vf8ShCQb1KI/AAAAAAAAAe4/j4rYTxUwtKA/s200/viviana%2B2.jpg" width="200" /></a></div>
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Roseto è una piccola cittadina americana che negli anni ‘50 era popolata da immigrati pugliesi.<br />
Nella cittadina, come rilevò il medico del posto, le percentuali di patologie cardiovascolari, tumori, tossicodipendenze e suicidi erano quasi assenti e comunque di gran lunga inferiori rispetto alle cittadine limitrofe.<br />
Gli abitanti del posto sembravano praticamente morire di vecchiaia.<br />
Le osservazioni del medico richiamarono l'interesse di altri colleghi che cominciarono a studiare le peculiarità degli abitanti della cittadina.<br />
Non emersero elementi degni di nota nella genetica, nell'alimentazione e nell'acqua del territorio.<br />
Gli abitanti di Roseto vivevano in maniera molto dura. Tutto il giorno lavoravano nelle fabbriche della zona per permettere ai loro figli gli studi che loro non avevano compiuto e un futuro migliore.<br />
La sera però si ritrovavano in una comunità molto unita dove non esistevano porte chiuse e si passava da una casa all'altra liberamente, si mangiava in lunghe tavolate e si ballava insieme.<br />
L'alimentazione che fu dettagliatamente studiata era piuttosto insalubre: essendo poveri cuocevano e friggevano tutto con lo strutto, accompagnando tutto con vino.<br />
In realtà si scoprì che ciò che distingueva la cittadina era il cosiddetto: “Mal comune mezzo gaudio”; i problemi del singolo diventavano i problemi dell'intera comunità e lo stress si diluiva nel conforto degli altri; la vita dura era resa dolce dall'importante scopo di creare un futuro per i propri figli.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-9WlH8RlaAD0/VrnI_cO9ImI/AAAAAAAAAvM/PWwK1YvCAic/s1600/children-1149671_960_720.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://3.bp.blogspot.com/-9WlH8RlaAD0/VrnI_cO9ImI/AAAAAAAAAvM/PWwK1YvCAic/s200/children-1149671_960_720.jpg" width="200" /></a></div>
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Roseto dimostra che una comunità che sostiene gli altri, li incoraggia, in cui ci sentiamo liberi di esprimerci e di cercare conforto negli altri, abbassando lo stress cronico cui tutti siamo sottoposti, ci protegge dalle malattie.<br />
Cosa successe dopo?<br />
I figli degli emigranti, studiando, raggiunsero mansioni di lavoro che i loro genitori avrebbero potuto solo sognare e acquistarono grandi ville con alte recinzioni tutt'intorno. Si isolarono al pari dei loro vicini e le percentuali di malattia di Roseto divennero così sovrapponibili a quelle delle cittadine limitrofe.<br />
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Dr.ssa Viviana De Pace, ginecologa</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-6203475210668899232016-02-19T03:36:00.002-08:002016-02-19T03:38:42.670-08:00I consigli del nutrizionista per affrontare i week-end<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/1cnGB-sr_O8/s1600/rosa%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-P6beGqO0PUs/Vf53tYxJ6sI/AAAAAAAAAeE/1cnGB-sr_O8/s200/rosa%2Bcopia.jpg" width="200" /></a></div>
Quando si entra in uno studio nutrizionistico la prima cosa a cui viene da pensare è la fame! In realtà l‘equilibrato apporto di micro e macro nutrienti ben distribuiti nell’arco della giornata fa sì che si abbia un’ottima produzione ormonale senza picchi insulinemici e quindi senza avere mai il senso della fame.<br />
Proprio perché l’abitudine di seguire un piano alimentare per una sana e corretta alimentazione non è ancora consolidata e non rientra nel nostro stile di vita, ma si ricorre al nutrizionista solo in casi di obesità o quando insorgono problemi di salute, è ormai mia consuetudine lasciare un giorno “libero” a settimana che generalmente coincide con il week-end. La mia scelta di lasciare questa libertà è dettata dal fatto che il percorso che scelgo di fare non è solo volto alla perdita di peso ma un percorso di educazione a uno stile di vita naturale, una riscoperta dei sapori della terra, delle giuste esigenze del nostro corpo. Alla fine del percorso si deve aver compreso anche come fare da soli. Il giorno a settimana libero serve non solo a togliersi lo sfizio o a concedersi un’uscita ma anche per imparare ad auto regolarsi. Inoltre dopo un’intensa settimana di lavoro è ovvio che ci si concede un’uscita per rilassarsi.<br />
Ma rimane sempre e comunque il problema che, sia chi è “a dieta” che chi non lo è, nel week-end si può perdere la retta via….per cuidi seguito vi riporto un elenco di buone norme da seguire per non vanificare tutti i traguardi raggiunti.<br />
Buone abitudini:<br />
- Evitare assolutamente di stendersi dopo un pranzo, soprattutto dopo un pasto domenicale abbondante, la postura orizzontale non permette al cibo di transitare correttamente e quindi rallenta la digestione; ovviamente lo stesso vale per la cena del sabato sera per cui bisognerebbe andare a letto dopo tre ore.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-tj2BtuMjUYE/VsR6C5OUwjI/AAAAAAAAAvk/R-u46cxuNDk/s1600/immagine%2Bper%2Bweekend.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://1.bp.blogspot.com/-tj2BtuMjUYE/VsR6C5OUwjI/AAAAAAAAAvk/R-u46cxuNDk/s320/immagine%2Bper%2Bweekend.jpg" width="320" /></a></div>
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- Una camminata la domenica pomeriggio a ritmo moderato per almeno 30-35minuti aiuta a smaltire gli accumuli;<br />
- Il lunedì non digiunare ma mangiare molta verdura, bere molta acqua e seguire scrupolosamente il menù settimanale previsto dal piano alimentare;<br />
Per quanto riguarda il cibo:<br />
- Scegliere l’aperitivo giusto, se già si sa che dopo seguirà una cena/pranzo accompagnata dal vino bisogna evitare di fare un aperitivo alcolico e molto condito, prediligere una spremuta o un analcolico senza zucchero e stuzzicare verdurine crude, tanto ormai tutti i locali si sono attrezzati col green. Per cui, così facendo, si evita di dare spiegazioni varie agli altri commensali e comunque non si rinuncia a uno spezza fame e a uno svago.<br />
- Per la cena magari è opportuno optare per un antipasto con base verdure e un secondo, così facendo ci si può concedere un buon bicchiere di vino. Se si ha l’abitudine di andare a ballare è positivo così ci si muove ed è inutile dire che i superalcolici sono tutto zucchero e calorie vuote per cui meglio bere altro!Se siamo ospiti vale la regole del poco di tutto, ossia assaggiare un po’ di tuttoevitando magari il pane per non eccedere nei carboidrati.<br />
- Lo stesso vale per il pranzo domenicale.<br />
- La cena della domenica è meglio farla a base di verdure e bere molta acqua, così ci si prepara ad affrontare un’altra settimana!<br />
- Se la cena del sabato è una pizza ben venga, magari evitando condimenti molto grassi e ricordandosi che dal punto di vista nutrizionale è molto meglio accompagnarla con acqua e un bicchiere di birra piuttosto che con qualsiasi altra bevanda gassata e zuccherata!<br />
Non mi resta che augurare un buon fine settimana spensierato ma comunque salutare a tutti!!!<br />
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Dott.ssa Rosa Corigliano, Biologa NutrizionistaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178755072706207309.post-6599095462074251972016-02-09T02:48:00.001-08:002016-02-16T03:04:58.795-08:00Quando il cancro ti obbliga a trovare il senso della vita <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-_dVa2rNpmbc/VltPvTnorzI/AAAAAAAAAro/a2IrVhVKdvI/s1600/art-939872_960_720.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://3.bp.blogspot.com/-_dVa2rNpmbc/VltPvTnorzI/AAAAAAAAAro/a2IrVhVKdvI/s320/art-939872_960_720.jpg" width="320" /></a>Una ricerca sul senso della vita non ti viene naturale a 20/30 anni quando la vita ti trascina come un onda attraverso schemi che tu decidi solo in parte.<br />
I conti li fai quando temi di non avere più tempo e ti chiedi cosa volevi realmente diventare e se hai speso bene il tempo che hai avuto a disposizione.<br />
Oggi chiudiamo il cerchio di “The How of Happiness”. Le persone con alti livelli di soddisfazione personale riferiscono di avere trovato UNO SCOPO nella loro vita e questo scopo ne costituisce il senso.<br />
Poiché sono una ginecologa seguo tantissime pazienti che hanno superato un cancro al seno. Le loro esperienze sono state di dolore, ma anche di arricchimento personale e io trovo che siano gli esseri più saggi, gentili e spiritualmente ricchi che io incontro ogni giorno nella mia quotidianità.<br />
Poiché non sentivo di essere abbastanza saggia da scrivere un articolo sul senso della vita ho deciso di riportare le esperienze di queste donne.<br />
Spesso ho sentito dire alle mie pazienti che avevano superato un cancro di avere una vita piena di emozioni e di sentimenti, di gioia. In opposizione alla fretta di tutti i giorni hanno riscoperto entusiasmo per i piccoli piaceri e la condivisione con gli altri. Si sono liberate dall’ obbligo di dover pensare che tutto va male per accettare che la vita è tristezza e gioia insieme. Si sono liberate dell’insoddisfazione per problemi insignificanti per diventare combattive. Hanno scoperto l’amore puro della propria famiglia. Prendersi cura di sé, prendersi i propri spazi e aiutare gli altri per volere e non per dovere.<br />
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Trovare un senso alla vita può significare buttarci a capofitto in un lavoro che ci appassiona oppure dedicarci a crescere i nostri figli in modo che siano degli adulti felici un domani. Non esiste una sola ricetta per tutti.<br />
In opposizione a questo modo di vedere il mondo vi riporto una citazione dal pensiero decisamente diverso:<br />
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"A me risulta che la ricerca del senso è una sorta di partita a scacchi, molto dura e solitaria, e che non la si vince alzandosi dalla scacchiera e andando di là a preparare il pranzo per tutti. È ovvio che occuparsi degli altri fa bene, ed è un gesto così dannatamente giusto, e anche inevitabile, necessario: ma non mi è mai venuto da pensare che potesse c'entrare davvero con il senso della vita. Temo che il senso della vita sia estorcere la felicità a se stessi, tutto il resto è una forma di lusso dell'animo, o di miseria, dipende dai casi. Peraltro, è anche possibile che mi sbagli. È giusto un pensiero istintivo – un certo modo di vedere il mondo". (Alessandro Baricco)<br />
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Può darsi che abbia ragione Alessandro Baricco, ma io preferisco pensare che sia l’Amore a reggere il mondo!<br />
Dr.ssa Viviana De Pace, GinecologaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/02837504267757719497noreply@blogger.com0