sabato 19 settembre 2015

                                    ATTACCAMENTO  
Oggi voglio parlarvi di un argomento che mi sta molto a cuore: la teoria dell’attaccamento di Bowlby.
Alla nascita il bimbo ha già strumenti affinati per sentire i segnali dell’ambiente in cui vive. Avvicinarsi al capezzolo e aggrapparsi sono reazioni per non perdere la madre, bisogni primari legati agli apprendimenti di base.
Se il contatto con la madre è caloroso e di conforto, si sente accettato.
Un bambino che sperimenta il piacere che la madre prova nello stare con lui svilupperà un’immagine positiva di se stesso.
La figura materna funge da specchio: il bambino si riconosce nello sguardo e nei sorrisi di sua madre. La continuità delle risposte materne  rassicura il bambino.
L’attaccamento è un intenso legame emotivo tra il genitore ed il bambino che spesso inizia durante la gravidanza e continua dopo la nascita. Come qualsiasi relazione, il legame emotivo richiede tempo per crescere e svilupparsi. Fattori cruciali per l’attaccamento includono la qualità del tempo con il bambino, l’interazione faccia a faccia, lo stretto contatto fisico e l’ esperienze sensoriali come l’olfatto, l’udito, il gusto e il tatto.


È importante fornire una base sicura da cui un bambino possa partire per affacciarsi al mondo esterno e a cui possa ritornare sapendo per certo che sarà il benvenuto, nutrito sul piano fisico ed emotivo, confortato se triste, rassicurato se spaventato.
Quando un individuo si sente sicuro è probabile che esplori allontanandosi dalla figura di attaccamento.
Quando è allarmato, ansioso e stanco, sente una spinta ad avvicinarsi.
Il bambino sicuro è più felice e gratificante da curare e anche meno esigente di un bambino ansioso.
Abbiamo bisogno della base sicura nelle condizioni di stress in quanto grazie ad essa riusciamo a rilassarci.
I fattori che favoriscono l’attaccamento sono:
• Mantenere la vicinanza fisica garantisce anche la sopravvivenza psicologica del piccolo
• Consolare il bambino quando è arrabbiato, quando ha sonno  e quando piange senza apparente motivo, contribuisce ad incrementare la sua fiducia nei confronti della figura di accudimento. Il bambino si sente, infatti, riconosciuto nei suoi bisogni e desideri.
• Guardare negli occhi del bambino è un modo fantastico per conoscerlo e capirlo, un modo vitale di comunicare
• Portare il bambino in un marsupio permette di stare vicini e crea un ambiente intimo e sicuro per il bambino e promuove un forte legame tra loro.
• Cantare è un modo musicale di parlare e i bambini semplicemente lo adorano.
Canzoni e filastrocche fanno più che intrattenere; migliorano il legame madre-bambino e valorizzano le competenze di socializzazione.
L’attaccamento sicuro garantisce un funzionamento efficace della personalità e della salute mentale del bambino.
La teoria più importante, però, secondo me, è quella del cuore: un genitore che ama il suo bambino non potrà che renderlo felice, quindi deve garantirsi il diritto di abbandonarsi alle emozioni insieme a lui, condividerle e affrontare le paure che naturalmente ci sono, ma possono essere sconfitti dalla volontà di vivere al meglio il legame con il proprio figlio.

Dott.ssa Antonella Chibelli, Psicologa.

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