lunedì 14 settembre 2015

UNA POSTURA MIGLIORE PER PIACERSI E STARE BENE – parte 2
Analisi posturale durante la vita di una donna
L’ADOLESCENZA E  IL PESO SULLE SPALLE
Vorrei cominciare il mio post di oggi riflettendo su questa frase “la postura che assumiamo deriva perlopiù dalle emozioni che proviamo”. 
Oramai è una deformazione professionale: chiunque io incontri, sia durante le ore lavorative che nel quotidiano, ne osservo i tratti della colonna, osservo il capo se è troppo in avanti, vedo se lo sguardo è orizzontale o guarda verso il basso, poi passo al torace se è sporgente o incavato e quando parla se tira tanta aria nei polmoni e quali muscoli inspiratori utilizza maggiormente. Assurdo vero? Ma ogni postura che assumiamo a un occhio attento rivela tanto di  noi stessi.
L’adolescenza è un momento di transito; quel passaggio che ci separa dall’essere bambina al diventare donna. Chi vogliamo essere e soprattutto come
Ci modifica sia dentro, ma anche fuori. Ogni qualvolta mi trovo nella situazione di dover trattare un’adolescente, scopro dei microcosmi straordinari. Mi affascinano così tanto.
La timidezza nel non saper ancora come mostrarsi. L’imbarazzo nel percepire i propri cambiamenti fisici li costringe a chiudersi. Questa chiusura si manifesta molto comunemente con un gibbo dorsale accentuato e spesso con il camminare a testa bassa, e spalle arrotolate.
Essendo questa una fase di crescita molto veloce è necessario far visitare i propri figli e mediante una valutazione posturale, capire se si tratta di un disturbo strutturale reale (scoliosi o altri dismorfismi) o se dettato dalla poca attività fisica. Spesso durante i colloqui scopro che sono ragazze molto ansiose, con fastidi muscolari psicosomatici e, nella maggior parte dei casi, hanno una vita piuttosto sedentaria. Essendo una fase di transito è necessario il sostegno dei propri genitori. A loro si chiede che sappiano ascoltare, consigliare e far comprendere la necessità di correggere la propria posturaNon c’è peggior paziente di colui che non vuol guarire e pertanto l’aiuto dei genitori è essenziale per ottenere il massimo risultato.


La morfologia dei nostri adolescenti, con gli incoraggiamenti giusti e gli esercizi più adeguati,  può migliorare tanto. Una volta presa coscienza delle correzioni da apportare alla propria colonna, è necessario continuare con una attività fisica che faccia da scarico alle pesanti giornate, che permetta di confrontarsi ma anche di sentirsi accolti. Lo sport deve diventare uno stile di vita. 
Se dovessi rispondere ad una mamma, alla domanda: “quale sarebbe lo sport più adatto per mia figlia?”.
Premesso che la scelta deve esser sempre la loro, senza dubbio opterei per gli sport di squadra. La squadra è come una famiglia e le partite sono le sfide che ognuno di noi deve affrontare ogni giorno. Che si vinca o si perda non importa, basta averci provato. In questa fase di crescita muscolo-scheletrica eviterei sport con eccessivi carichi sia per numero di ore di allenamento che di quantitativo di carico sostenuto.
.. al prossimo post “studentessa universitaria

Dott.ssa Clarissa Bruno, Fisioterapista. 

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