lunedì 12 ottobre 2015

La magia di Inside Out: come ci sentiamo quando viviamo

Oggi voglio condividere con voi alcune riflessioni su “Inside Out, ultimo film della Disney Pixar, che sta spopolando nei cinema. Il regista si è servito della collaborazione del Greater Good Science Center dell’Università di Psicologia di  Berkeley.
Protagoniste del film sono le cinque emozioni di baseche ognuno sperimenta nel corso della propria vita: gioiatristezzapauradisgusto e rabbia. Quale contesto migliore di un blog sulla crescita e le emozioni per parlare degli spunti che ci offre questo film, primo fra tutti la difficoltà di far convivere insieme sensazioni diverse tra loro. 
Inoltre, la struttura della nostra personalità è composta da isole che comprendono aspetti del nostro carattere, i nostri valori, ma anche il contesto in cui viviamo: la famiglia, gli amici, il partner contribuiscono ad attivare emozioni a seconda delle situazioni che viviamo
Nel film un adolescente che ha vissuto un’infanzia felice grazie all’amore dei suoi genitori, deve scontrarsi con un cambiamento di vita: trasferirsi in un’altra città abbandonando amici, abitudini e riferimenti. Questo evento si colloca in una fase della vita già complicata, in quanto le certezze vengono messe in discussione, ma si compiono passi decisivi verso lo sviluppo della propria identità.
Lo psicologo Keltner sostiene che, tradizionalmente, si pensa che le emozioni siano nemiche della razionalità, ma la verità è che esse guidano la nostra percezione del mondo, i nostri ricordi del passato, e perfino il nostro giudizio morale rispetto a ciò che è giusto o sbagliato. Secondo alcuni studi, le nostre emozioni del presente influiscono anche sulla memoria. Quando siamo tristi, possiamo dare una connotazione negativa a ricordi belli del passato.




Aristotele ha definito l’uomo come un animale sociale. Cosa organizza la nostra vita sociale? Le emozioniLe emozionistrutturano le nostre relazioni interpersonali, come l’attaccamento tra genitori e figli, i rapporti di coppia, di amicizia e di rivalità
• Probabilmente, se  avessimo maggiore confidenza con le nostre emozioni, ci sentiremmo meno disorientati esaremmo più capaci di utilizzare le nostre risorse. Ogni emozione svolge un ruolo adattivo nella nostra crescita quotidiana:
• la Gioia ci fa sentire vivi e pieni di energia
• la Tristezza garantisce che gli altri si accorgano dei nostri bisogni e ci permette di riflettere su eventi dolorosi come l’allontanamento e la perdita
• il Disgusto ci permette di distinguere quello che ci piace da ciò che non ci piace
• la Rabbia è il motore che spinge a compiere azioni per cambiare le cose
• la Paura attiva il nostro sistema di protezione
“Inside out” dimostra che è possibile far convivere emozioni così diverse, soprattutto la gioia e la tristezza. Io ritengo che la felicità sia l’obiettivo che ogni giorno ci prefiggiamo di raggiungere. A volte, però, è necessario sperimentare emozioni come la tristezza: dobbiamo fermarci, capire veramente cosa ci fa star male. Solo in questo modo, potremo raccogliere le nostre risorse e fronteggiare il problema. Se ci mostriamo sempre forti e invincibili, rischiamo di nascondere a noi stessi le nostre debolezze, fino a negarle. Se permettiamo a chi ci sta vicino di connettersi con le nostre emozioni, potremo lasciarci andare senza paura di perdere il “nostro paracadute. C’è sempre qualcuno disposto ad accoglierci, consolarci e a farci sorridere. 
Infine, accanto alla tristezza, la gioia ci fornisce un importante insegnamento: CERCHIAMO DI TRARRE IL MEGLIO DALLE SITUAZIONI DIFFICILI. Ingegno, fantasia, coraggio ed energia possono farci realizzare grandi cose!

Dott.ssa Antonella Chibelli, Psicologa

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