venerdì 30 ottobre 2015

Candidosi, alimentazione e ambiente vaginale

Oggi ho deciso di parlare di un argomento che sta a cuore a molte donne ossia la candidosi che è un infezione del tratto gastro intestinale dovuta a una proliferazione eccessiva di un fungo o lievito chiamato “candida albicans.
Le cause di tale infestazione possono essere varie come:
Luso di antibiotici in maniera prolungata; in condizioni di normalità la flora batterica intestinale mantiene bassa la proliferazione dei funghi che sono presenti come commensali nell’intestino e che se mantenuti in una giusta concentrazione non causano danni, gli antibiotici uccidono i batteri quindi vanno ad attaccare anche la flora batterica intestinale alterandone il normale equilibrio, facendo si che la crescita dei lieviti aumenti.
L’uso di immunodepressivi;
Aumentata esposizione agli estrogeni;
Aumento delle secrezioni digestive che porta un aumento dell’acidosi;
Diminuzione delle difese immunitarie.
L'infezione arriva poi ad alterare l'ecosistema vaginale e vescicale. 
Inoltre vi sono vari fattori dietetici che favoriscono lo sviluppo della candida, di conseguenza l’intervento alimentare è mirato ad eliminare i cibi che sono alimento per il fungo. Tra questi in primis c’è lo zucchero raffinato, quindi zucchero da cucina, succhi di frutta, miele, sciroppo d’acero e dolciumi vari. Un altro alimento da evitare è il latte con i suoi derivati in quanto contiene lattosio che è uno zucchero e contiene anche alti livelli di antibiotici (perché vengono dati agli animali) che andrebbero a rovinare ancora di più la flora intestinale. Ancora da evitare ci sono i prodotti fatti da farina raffinata perché contiene molto amido che è lo zucchero della pianta e sostituirli con cereali integrali
Gli alimenti che si possono mangiare liberamente sono le verdure, i legumi, i cereali integrali e i frutti quali mele, frutti di bosco, pere e ciliegie in quanto hanno un basso indice glicemico.
Si consiglia inoltre di mangiare poco in modo da evitare una cattiva e lenta digestione, migliorare le difese immunitarie con le erbe come il ginseng, aloe, astragalo; migliorare le funzionalità del fegato con una dieta povera di grassi e ricca di fibre; usare erbe come l’origano e olio di timo che boccano la crescita del fungo e infine aiutarsi con la gomma di guar e i semi di psillio o pectina che sono delle fibre solubili che legano le tossine intestinali e ne promuovono l’escrezione.
Dr.ssa Rosa Corigliano, biologa nutrizionista

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