mercoledì 21 ottobre 2015

I benefici della dieta mediterranea

Continuiamo  il nostro percorso attraverso i tre aspetti del benessere: il benessere fisico, psichico e sociale.
Poiché è d’obbligo affrontare l’argomento nutrizione dobbiamo ammettere che da italiani partiamo decisamente in vantaggio rispetto al resto del mondo.
La dieta mediterranea è stata  dichiarata patrimonio dell’UNESCO dal 2010, non solo  per la qualità e varietà degli alimenti che la caratterizzano, ma anche per tutte le usanze,  il territorio, i metodi di  preparazioni e di coltivazione che rappresentano un patrimonio culturale unico della nostra tradizione mediterranea.
Curiosamente il termine dieta mediterranea è stato coniato da un medico americano appassionato di nutrizione, il Dr. Ancel Keys, sbarcato a Paestum a seguito della Quinta Armata nel 1944.
Durante la sua esperienza italiana notò che le popolazioni del Cilento avevano un insorgenza di patologie cardiovascolari molto più basse della popolazione americana, sua popolazione di origine.
La dieta di allora era però piuttosto diversa da quella che consumiamo attualmente anche se fortunatamente stiamo riscoprendo il valore di tale alimentazione con un necessario “ritorno alle origini”

Alla base della piramide della dieta mediterranea, troviamo la  grande varietà di prodotti vegetali (frutta e verdura),  da consumare  giornalmente nel rispetto della stagionalità e della territorialità, per poter prendere il massimo delle potenzialità salutistiche espresse da ogni alimento del mondo vegetale. A questi si deve affiancare il consumo  di cereali, preferibilmente in forma integrale (non raffinata) ed in chicchi, recuperando quindi farro ed orzo, ad esempio, che hanno rappresentato l’alimento base dei nostri antenati . 
Altro punto cardine del modello alimentare mediterraneo è rappresentato dall’olio extravergine di oliva, che nella sua tradizionale spremitura a freddo, conserva invariate tutte le sue qualità organolettiche e nutritive, insieme alla sua azione benefica sul sistema cardiovascolare, digestivo ed  il suo potere antiossidante.  Facendo attenzione a non esagerare, tenuto con del suo alto potere calorico, l’olio extra vergine di oliva dovrebbe rappresentare il condimento per eccellenza delle nostre pietanze.
Le fonti proteiche da alternare nella settimana sono rappresentate principalmente dai legumi, in tutte le sue varietà, sempre associati ai cereali per ottenere un pasto completo dal punto di vista nutrizionale.



In alternativa,  il pesce, per il suo contenuto in omega  3, e le uova per la qualità delle proteine, mentre le carni bianche sono sempre da preferire a quelle rosse.
Come fonte alternativa di omega 3, si possono introdurre nella dieta frutta secca e semi oleaginosi. Erbe aromatiche e spezie sono utili per insaporire le pietanze e ridurre così il consumo del sale.
Alcool e dolci si trovano in cima alla piramide, per cui vanno consumati occasionalmente.
Il consumo di acqua ed attività fisica quotidiana, completano e consolidano la piramide dello stile alimentare mediterraneo, che è stato scientificamente dimostrato essere  il più efficace nel ridurre il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e  degenerative, quali tumori e demenze.
Ma dell’attività fisica parleremo la prossima volta…


Dott.ssa Raffaella Trovato, biologa nutrizionista esperta di alimentazione vegetariana/vegana
rtrovato@libero.it
Dr.ssa Viviana De Pace, Ginecologa


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