domenica 29 novembre 2015

Pieno di vita!!!

“Pensa a quante volte sembra proprio che non va
E poi cambia tutto in poche ore …
E non è scritto da nessuna parte che io e te
Avremmo avuto vita regolare
Non è mica vero che tristezza ed allegria
Son distribuite in modo uguale!”

Ho accolto con piacere l’invito della dottoressa Viviana di scrivere un articolo sul video della canzone “Pieno di vita”, non solo perché il suo autore, Lorenzo Jovanotti, è uno dei miei cantanti preferiti, ma soprattutto perché dal testo emerge il messaggio “Aggrappiamoci alle cose belle per affrontare i cambiamenti dolorosi della vita”.
Jovanotti racconta il viaggio di un uomo che ha perso la donna della sua vita e di un bambino che non rivedrà mai più sua madre. Perdere una persona cara comporta sofferenza immensa, a volte insormontabile, difficile da accettare e che ci impone dei cambiamenti. Proviamo rabbia, disperazione, ci illudiamo che “prima o poi tornerà”, ma nei casi non patologici troviamo un motivo per tornare a vivere. Un lutto si definisce irrisolto, quando una nostra fragilità interiore è esplosa a seguito della perdita dell’oggetto d’amore e della trasformazione che ne deriva. In questa situazione è necessario fare un approfondimento per recuperare le proprie risorse e ricostruire se stessi alla luce del cambiamento di vita.




 Il protagonista del video appare disperato, ma ha una motivazione importante per non abbattersi : crescere suo figlio.
Nei momenti difficili, quando tutto sembra essere contro di noi, quando non troviamo una via d’uscita, aggrappiamoci ad un ricordo che è pieno di vita, ad un’emozione positiva e alle persone che ci fanno star bene.
Chi meglio di noi può sapere cosa può renderci felice? Davanti ad un lutto, ad un amore finito, ad un licenziamento, ad un esame che non si riesce a passare, è comprensibile abbattersi, ma abbiamo il dovere di non arrenderci e di elaborare strategie per affrontare le difficoltà.
Dobbiamo accendere la lampadina della RESILIENZA, ovvero la capacità di “trovare l’acqua nel deserto”, “un fiore nella neve”, “la luce in fondo al tunnel”.
È importante circondarci di persone che ci valorizzano, perché sentirci apprezzati, soprattutto quando ci sentiamo messi in discussione, aiuta a mantenere a galla la nostra autostima. Dobbiamo raccogliere le nostre energie per ricostruire noi stessi!
Come ho fatto in passato a superare quel momento così duro della mia vita? Se ci sono riuscito una volta, posso farcela ancora. Non si è mai troppo stanchi per coltivare la speranza.
Inoltre, sentirci utili e fare qualcosa che ci piace può essere la medicina più efficace per il nostro malessere.
Se non mi sento realizzato nel mio lavoro, ma non posso lasciarlo perché mi dà da vivere, nessuno mi vieta di coltivare comunque le mie passioni, come suonare uno strumento, far sport, un corso di cucina. Trovare il tempo per se stessi è un dovere e allo stesso tempo un diritto che non possiamo negarci, soprattutto se siamo in “affanno”!
Se mi sento solo, le relazioni affettive mi hanno deluso, non ho un gruppo di amici, cosa mi vieta di entrare a far parte di un’associazione e condividere interessi e progetti con altre persone?
Avrei voluto far la maestra o il medico, ma alla fine sono un’impiegata, ma cosa mi impedisce di far volontariato? In questo modo contribuisco a creare benessere per me e per gli altri.
Non arrendiamoci davanti ai problemi e soprattutto non rinunciamo a sentirci PIENI DI VITA!
La vita è una sola, cerchiamo di vivere al massimo ogni giorno! Danny Kaye scrive che "La vita è un'enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi".

Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita!!
(Mark Twain)


Dott.ssa Antonella Chibelli, Psicologa


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