giovedì 5 novembre 2015

Stipsi

Quotidianamente in parafarmacia mi trovo a dovermi raffrontare con l'argomento stipsi, più di quanto si possa immaginare. Questo sta ad indicare quanto lo stile di vita odierno sia frenetico e tossico. Dico frenetico, perché la componente tempo, soprattutto nelle donne, è una delle concause dell' irregolarità intestinale; tossico perché la vita che conduciamo, e quindi poche fibre, poco movimento, il fast food, accentua un processo di ingolfamento organico. Il corpo non riuscendo ad eliminare più le sue scorie inizia un processo che già il dott. Reckeweg, padre dell'omotossicologia chiamava "impregnazione".

Come tutti gli organi emuntori l'intestino ha una funzione fondamentale per l'organismo di allontanamento da scorie e xenobiotici o tossine di vario genere. Quindi sembrerebbe ovvio parlare di igiene intestinale e metterla tra le priorità del quotidiano. Già in passato quando la medicina non era evoluta come oggi si usava far pulizie intestinali in periodi di malattia o in cambi stagionali, e spesso tali pratiche bastavano per riattivare un minimo di reattività innata di autoguarigione. Ma credo che tra tutti va ricordata la dottoressa Kousmine per il suo metodo che prevedeva digiuni e clismi intestinali periodici oltre che integrazioni specifiche per curare o far regredire patologie anche molto serie. (Magari scriverò quanto prima un post proprio sul suo metodo.)

Comunque quello che oggi si definisce il nostro secondo cervello, ovvero l'intestino, in realtà è alla base della nostra salute psicofisica. Da esso, ultimi studi hanno evidenziato, dipende non solo l'efficienza del nostro sistema immunitario ma anche il nostro umore, e quindi del nostro equilibrio psichico. Più del 95% della nostra serotonina è prodotta dall'intestino.
Diversi studi hanno riportato l’evidenza di una continua comunicazione tra intestino e cervello. Questo collegamento in realtà è molto più stretto di quanto si possa immaginare. Qui si trovano oltre cento milioni di neuroni. Questa rete nervosa ha fatto battezzare l’intestino da neuroanatomisti “secondo cervello”.
E quindi la stipsi blocca oltre che un processo di depurazione anche una corretta produzione di sostanze attive, appesantendo l'organismo ed aumentando il nostro stress.




Dalla medicina olistica di scopre inoltre che è legata oltre che ad uno stile di vita non naturale anche ad una difficoltà a perdonare e lasciar andare rivolta a sè stessi o al prossimo, si fa fatica a lasciar andare il vecchio, il passato, il superfluo.
 È come un armadio pieno di tanta roba che non mettiamo più . Non ci si concede di star bene anche senza il superfluo...
Per le terapie della stipsi non vanno usati lassativi, se non sporadicamente perché ne peggiorano la situazione oltre che dare dipendenza e a volte irritare la mucosa, come nel caso di antrachinoni della senna, dell'aloe, cassia, ecc. Anche se a volte possono risultare indispensabili.

Consigliare una corretta alimentazione, eliminare i cibi a cui si risulta intolleranti e usare prebiotici e lattobacilli sono alla base di ogni tentativo di ritorno alla regolarità. Ma spesso non basta, come possono evidenziare i casi cronici. Per cui rimando al prossimo post i suggerimenti più sofisticati per situazioni un po' più difficili.



Anna Carla Digregorio
Farmacista olistica

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