mercoledì 26 agosto 2015

Negli anni 70 Benson scrisse un libro intitolato "The Relaxation Response". 
Era uno stimato e tradizionalista cardiologo che si imbattè in una serie di osservazioni concatenate abbastanza alternative per l'epoca. 
Era stato osservato in diversi studi scientifici che gruppi di monaci che passavano parte della loro attività giornaliera meditando andavano incontro durante queste sessioni a modificazioni della pressione arteriosa sistemica e della frequenza dei battiti cardiaci. 
Un'altra osservazione interessante era che tali benefici sembravano permanere a distanza anche quando si interrompeva la meditazione attiva.
Benson ipotizzò che questa condizione di tranquillità indotta potesse fungere da contrappeso all'iperattivazione del sistema simpatico a cui tutti siamo più o meno soggetti in seguito allo stress cronico. 
La più interessante delle osservazioni era appunto la possibilità di autoinduzione e replicazione. 
Come lo stress cronico era in grado di portare alla lunga ad ansia, aumento della pressione arteriosa e dei battiti cardiaci al contrario the Relaxation Response era in grado di causare tranquillità e modificazioni positive sull'organismo che potevano essere mantenute nel tempo. 
Egli la definì uno stato di profondo riposo in grado di modificare fisicamente ed emozionalmente la risposta dell'organismo allo stress e in grado di porsi come opposto della reazione "flight or fight "







A questo punto Benson cercò di individuare quali potevano essere gli elementi essenziali e imprescindibili di queste tecniche in modo da poterle rendere a misura del mondo moderno, più semplici possibili e per questo  praticabili da un più ampio numero possibile di persone. 
Ne trovo tre : una situazione di tranquillità e silenzio, una mente sgombra, una posizione comoda.
Possono aiutare una musica rilassante o ripetere una frase ( mantra).
Cerchiamo di costruire una tecnica di rilassamento quanto più semplice possibile. Prendetevi 10-20 minuti di tempo, scegliete un ambiente quanto più silenzioso e una posizione comoda. 
Tenere la mente sgombra non deve essere una forzatura...per aiutare a liberarsi dai pensieri della quotidianità occorre allenamento e può aiutare ascoltare una musica rilassante o ripetere un mantra. 
Anche la respirazione diaframmatica (gonfiare la pancia inspirando svuotare la pancia espirando) può aumentare il rilassamento. 
Ci sono elementi accessori come focalizzarsi su parti del corpo ma la base è molto molto semplice...
Buon relax!!!

Dr.ssa Viviana De Pace, Ginecologa

Nessun commento:

Posta un commento