venerdì 4 dicembre 2015

Alimentazione per il benessere della mente

Dott.ssa Raffaella Trovato, biologa nutrizionista



Purtroppo il numero dei malati di Alzheimer è in continuo aumento, nel mondo, e ad oggi non esiste una terapia  efficace per la cura, ma soltanto per rallentare il decorso inesorabile della malattia. La malattia di Alzheimer  (MA) è una forma degenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale, ed è associata a decadimento cognitivo della persona.
Nel tessuto nervoso dei malati di MA, si formano a livello dei neuroni degli accumuli  di una proteina, la beta- amiloide, che lentamente  "soffoca" i neuroni, interrompendo ogni tipo di contatto tra le cellule e quindi trasmissione degli impulsi nervosi.
L’alimentazione ancora una volta ci viene in aiuto per prevenire molte malattie e nel parlare di alimentazione e MA , prendo lo spunto da un bellissimo libro scritto da un medico americano (“I super cibi della mente” di Neal M. Barnard), che ha creato una sorta di guida ai super cibi, e non solo, che aiutano a mantenere giovane il nostro cervello ed a proteggerci dall’ insorgenza di malattie degenerative .
Regola n.1: FARE ATTENZIONE AI METALLI PESANTI.  
I metalli come rame, ferro e zinco, poiché lo zinco facilita la formazione delle placche di beta-amiloide. Il ferro e il rame producono i radicali liberi, capaci di danneggiare i neuroni.  Questi elementi (ferro, rame e zinco) sono importanti per alcune funzioni vitali del nostro organismo, ma assumerne in eccesso potrebbe essere dannoso.
Dove li troviamo e in che modo si possono assumere in eccesso? Principalmente nei cibi, soprattutto nelle carni, che contengono quantitativi di rame, zinco e ferro ben superiore a quelle che sono le nostre esigenze nutrizionali.
Sul ruolo dell’alluminio nell’insorgenza della MA, invece, non ci sono dati concordi in letteratura, comunque è bene evitare tutti quei prodotti che lo contengono, poiché il nostro organismo non ne ha proprio bisogno e risulta quindi sempre un “elemento estraneo”. Dove lo troviamo? I conservanti a base di sali di alluminio (salfato, silicato, fosfato di  alluminio ecc) si trovano in molti prodotti commerciali.
Fare molta attenzione anche ai vecchi tegami da cucina rovinati, che a contatto con i cibi possono rilasciare metalli pesanti. Se si utilizzano vaschette di alluminio, non  mettere mai a contatto diretto il cibo. Preferire il vetro alle lattine di alluminio.
 

Regola 2: FARE ATTENZIONE ALLA QUALITÀ DEI GRASSI.
Un consumo eccessivo di grassi saturi, provenienti da cibi di origine animale, aumenta il livello di colesterolo nel sangue ed un alto livello di colesterolo aumenta il rischio di sviluppare la MA. Si è visto, infatti, che il colesterolo aumenta la produzione della beta- amiloide.
Cercare di garantirsi giornalmente un adeguato apporto degli acidi grassi essenziali  polinsaturi della serie  omega 3 -l’acido alfa linolenico (ALA), considerati “buoni” per la loro azione  anti-infiammatoria. Preferire le fonti vegetali di acidi grassi omega 3,  presente in tracce in molte verdure, ma in misura maggiore in noci e semi (lino e chia) ed olio di semi di lino.
Attenzione però che per sfruttare al meglio gli omega 3, non bisogna esagerare con il consumo di fonti di omega 6. Questi ultimi risultano molto spesso in eccesso nella nostra dieta occidentale, poiché sono molto diffusi negli alimenti, soprattutto negli oli da condimento.  Quindi, cercare di limitare l’uso di oli da condimento.
Regola 3: CREARSI UNA BARRIERA VITAMINICA!
Le vitamine, in particolare quelle del gruppo B (B6, B9 e B12) e la vitamina E, rappresentano un potente scudo antiossidante che ci difende dai radicali liberi.
Le vitamine sono presenti abbondantemente nel mondo vegetale, per cui una alimentazione varia, basata prevalentemente su cibi vegetali (frutta, verdura, frutta secca, legumi, semi, cereali integrali) ci garantisce  un loro adeguato apporto. 
L’unica eccezione è rappresentata dalla vitamina B12, assente nel mondo vegetale, per cui se si decide di eliminare i prodotti di origine animale, è necessario integrarla dall’esterno.
Regola 4: FARE REGOLARE ESERCIZIO FISICO.
La regolare attività aerobica, ad ogni età, aiuta a mantenere pulite le arterie e quindi a garantire l’adeguata ossigenazione dei tessuti e l’ eliminazione nel circolo sanguigno delle sostanze tossiche.  

Infine, un sonno regolare e specifici esercizi per esercitare la memoria aiutano a proteggerci da questa bruttissima malattia.  





 Mi chiamo Raffaella Trovato e sono una biologa. Dopo la laurea mi sono  specializzata in Microbiologia e Virologia,  lavorando per quasi 10 anni come ricercatrice nel campo dell’oncologia, virologia ed ematologia, in laboratori di ricerca italiani e americani.

Da quasi 12 anni mi sono avvicinata al mondo della nutrizione e da più di cinque anni ho fatto la scelta di diventare vegana (con consumo occasionale di uova), spinta da motivazioni salutistiche, ma sposando poi appieno le battaglie degli animalisti e sostenendo con convinzione l’utilità ecologista di questa scelta. 
Sono iscritta alle due società scientifiche che in Italia si interessano di  nutrizione vegetariana, la  SSNV e la  SINVE, condividendo lo spirito di comunicare ad un pubblico sempre maggiore tutte le informazioni, aspetti pratici e vantaggi riguardanti lo stile alimentare vegetariano /vegano. A tale scopo organizzo corsi di cucina sana e naturale, senza prodotti di origine animale, in collaborazione con la lega Tumori di Taranto ed una chef vegana.
Nel comunicare al pubblico su quanto sia semplice mangiare in modo sano, ripeto  che “basterebbe introdurre nella settimana 2-3 giorni di alimentazione vegana” e già abbiamo dato un grande “supporto” alla nostra salute e siamo sulla buona strada verso una alimentazione più sana  e consapevole!

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