venerdì 5 febbraio 2016

AFFRONTARE GLI ATTACCHI DI PANICO CON I FIORI DI BACH

Il numero di uomini e donne che  vive la terribile esperienza di attacchi di panico è sempre più crescente. 
A differenza della paura legata ad uno shock, l'attacco di panico spesso arriva senza cause apparenti con sintomi spesso paralizzanti come tachicardia, sudorazione profusa, oppressione toracica con conseguente ipossia o mancanza di ossigeno o dispnea ovvero difficoltà a respirare che nasce da un blocco emotivo e bioenergetico, vertigini e a volte paralisi negli arti. 
Si arriva a vedere impossibili anche semplici azioni quotidiane, come uscire di casa, andare a lavoro, guidare la macchina, ecc.
Le prime volte capita di scambiarli per patologie più serie, chi ha questi sintomi dal nulla immagina ad un infarto o a patologie importanti e spesso innesca un meccanismo d'ipocondria duro da sradicare. 
Dopotutto non si può biasimare visto che questa viene descritta come un'esperienza di morte debilitante e paralizzante. 
Spesso anche se l'individuo viene a conoscenza che l'attacco di panico deriva da un profondo disagio interiore, dal aver trattenuto troppo le proprie emozioni, non smette di temerlo, anzi oserei dire è spesso più la paura di rivivere quel momento, che il momento stesso, a modificare radicalmente il loro quotidiano, mettendoli in uno stato perenne di allerta e rinuncia di agire, spaventati dalla costante sensazione di svenimento, e paralizzati dalla paura incessante che possa succedergli qualcosa di brutto da un momento all’altro.  
Prima di arrivare a cure convenzionali, ansiolitici e sedativi spesso ci si rivolge al farmacista che puó proporre vari strumenti fitoterapici e floreali.  
Uno dei prodotti più consigliati è sicuramente il Rescue Remedy, la miscela d’emergenza delle essenze di Bach: Cherry Plum per la perdita di controllo, Clematis  la sensazione di svenimento, Impatiens per l’ansia e l’impazienza, Rock Rose per il terrore e Star of Behetlehem per il trauma che causa il primo attacco di panico, ed utile per la paura di rivivere ancora quell’inferno. 
Sicuramente un valido aiuto ma a volte non sufficiente. 
Magari ci si sente avvolti in uno 
stato di disperazione, non riuscire a vedere via d'uscita (Sweet Chestnut), altre volte si ha la sensazione di sentirsi sovraccarichi dalle responsabilità (Elm).
Se si è assillati da dubbi o incertezze tendenzialmente si tende ad aumentare controllo ed autocontrollo, impedendoci di mollare la presa e lasciare che le cose accadano. 
Ci possono venire in aiuto frequenze floreali come gentian, larch, cherry plum e cerato oltre che il fiore australiano tall mulla mulla utili a incoraggiarci a lasciarci andare ed a vedere più rosea la vita.
Spesso intolleranza, giudizio e perfezionismo sono concause di questo eccessivo controllo impedendo il recupero totale dell'equilibrio del soggetto. 
In questi ultimi caso sarebbe utile usare impatiens, beech, vine, vervine e water violet . 
Un fiore che ritengo essenziale in molti casi di attacchi di panico è lo star of Bhethlem che consola la ferita e la rimargina con dolcezza, aiutandoci a sentire di nuovo la nostra energia scorrere senza blocchi.
L'aiuto di un valido professionista e floriterapeuta può sicuramente studiare con il soggetto la miscela più idonea, che spesso si modifica nel tempo come se strato dopo strato alleggerisse il carico sino a mirare al vero nocciolo del problema. 

Concludo con una celebre frase di Darwin che ben racchiude la vera soluzione ad ogni malessere fisico ed emotivo: 

“non sopravvive il più forte o il più intelligente, ma chi si adatta più velocemente al cambiamento”...

(Charles Darwin)

Dott.ssa Anna Carla Digregorio 
Farmacista Olistica

Nessun commento:

Posta un commento