venerdì 6 maggio 2016

IL POTERE DELLA COMPRENSIONE PER VIVERE BENE

La vita ci pone continuamente davanti a delle sfide e a delle difficoltà, ma quando ci sentiamo affaticati, tristi, arrabbiati esiste una medicina efficace, a mio parere la più efficace e si chiama COMPRENSIONE.
Quando vediamo qualcuno star male, il nostro istinto, spesso, ci spinge a fornire buoni consigli o a spronare la persona con l’obiettivo di farla reagire. In realtà, possiamo aver a disposizione tutte le soluzioni del mondo, ma se il bisogno non viene accolto, l’incomprensione può solo far più sprofondare nella sofferenza. Un amico, un fidanzato/a, un genitore non possono vivere la nostra esperienza, ma possono avvicinarsi al dolore e aiutare ad esprimerlo e a condividerlo. Questo non significa abbandonarsi agli altri, dipendere dal loro sostegno dimenticando le proprie capacità. Semplicemente ci sono momenti in cui le nostre ali hanno bisogno di essere curate, perché solo in questo modo ci permetteranno di volare più in alto e con più forza.
Non è facile trovare persone che possano capirci, ma accade. Le esperienze negative spesso creano sfiducia negli altri, ma bisogna star attenti e non correre il rischio di chiudersi. Nel “Piccolo Principe” Antoine de Saint-Exupery ci insegna che “Non dobbiamo odiare tutte le rose, perché una spina ci ha punto”. Dare una seconda possibilità alla vita, accettare il passato e impegnarsi per costruire il futuro sono tappe necessarie per raggiungere la meta “felicità”.




Incontrare una persona che ci sussurra con il cuore “Io ti capisco, non vivo la tua vita, ma posso immaginare quello che stai provando, avrai delle ragioni per comportarti così anche se magari non condivido il tuo comportamento”, fa la differenza e ha un enorme potere terapeutico. Se si tratta di una persona significativa per la propria vita, acquista ancora più valore, ma se si tratta di una conoscenza è altrettanto speciale quello che accade. Vivere la bellissima ed entusiasmante esperienza del sentirsi capiti è il primo passo verso il cambiamento. Solo se ci rassereniamo, possiamo metterci in gioco e scoprire cosa far in prima persona per migliorare la nostra vita. Noi siamo i conducenti della nostra automobile, ma il viaggio è più affascinante se siamo accompagnati da passeggeri che condividono con noi strade a volte tortuose.
“Non sottovalutiamo l’efficacia di un sorriso, di una parola gentile, di una carezza, di un abbraccio”. È importante scorgere ciò che c’è dietro ai comportamenti, non accontentarsi dell’apparenza. Se proprio non ci sentiamo capiti, diamo noi l’esempio! A volte l’esempio è più efficace di mille parole.
Capire ed essere capiti non è facile, ma è un allenamento quotidiano, che può consentire di vivere più in armonia con se stessi e con gli altri.

Dott.ssa Antonella Chibelli, psicologa

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