sabato 5 marzo 2016

Come nasce un'emozione?

All’inizio del secolo scorso si consumò un dibattito fra il maestro William James e l’allievo Walter Cannon.
James  sosteneva che la fonte delle emozioni è puramente viscerale, vale a dire che ha origine nel corpo.
Percepiamo la realtà e avvertiamo sensazioni corporee, e soltanto in seguito, in base alla percezione di quelle sensazioni fisiche le etichettiamo sotto il nome dell’uno dell’altra emozione.
Le  percezioni che noi abbiamo, l’aumento del battito del cuore, la stretta allo stomaco, la tensione dei muscoli sono le emozioni e le emozioni vengono avvertite in tutto il corpo come sensazioni.
Le emozioni consistono dunque, secondo James, in cambiamenti organici del corpo.
Cannon  attraverso esperimenti scientifici dimostrò esattamente il contrario.
Esiste un nervo, il nervo vago, che fuoriesce dalla parte posteriore del cervello attraverso un foro posto alla base del cranio prima di suddividersi in numerosi fasci che innervano i visceri.
Secondo Cannon stimolando il nervo vago si hanno cambiamenti corporei troppo lentamente per poter essere la causa delle emozioni, mentre invece ne sono l’effetto.
 Invece stimolando i visceri si ottenevano solamente effetti nei singoli visceri e non l’emozione nella sua complessità.
Secondo Cannon, l’emozione si forma nel cervello, in particolare nell’ipotalamo e si trasmette nel corpo attraverso il nervo vago oppure attraverso gli ormoni.


Solo alla fine del secolo scorso le due teorie vennero integrate e si comprese che di fronte alla realtà esistono processi simultanei, una strada a doppio senso, fra il corpo e la mente.
 Le emozioni trasformano il corpo stesso, ma il corpo è in grado di dialogare con la mente, se lo sappiamo ascoltare.
 Tale visione è alla base delle attuali tecniche di biofeedback che permettono di  alterare, con beneficio, alcune funzioni fisiologiche, come il battito cardiaco o la pressione arteriosa.
 Ogni cambiamento dello stato fisiologico è accompagnato da un cambiamento dello stato mentale ed emotivo e viceversa.
Questa osservazione è anche la base dello studio dell’unità corpo/mente
(Tratto dal libro "Molecole di Emozione" della Dr.ssa C. Pert, neurofisiologa)

Dr.ssa Viviana De Pace, Ginecologa

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