UNA POSTURA MIGLIORE
PER PIACERSI E STARE BENE – parte 6
Analisi posturale
durante la vita di una donna
Ed eccoci giungere al
passaggio più emozionante per la vita di una donna: la maternità. Il nostro compito oggi è quello di illustrarvi quali
saranno i cambiamenti morfologici e l’impatto sulla postura che essi potranno causare.
Analizzeremo sia la donna in gravidanza, sia la donna nella fase post
gravidanza, perché diversi saranno i consigli da seguire.
Donna
in gravidanza. La donna in gravidanza comincerà a
subire in primo luogo dei cambiamenti morfologici della propria postura, causati
dal peso e dall’aumento di elasticità che i tessuti dovranno subire per preparare
il proprio corpo al parto. In secondo luogo subirà anche cambiamenti emotivi.
La postura tende ad
adeguarsi alla crescita della pancia, con un aumento dell’iperlordosi lombare, della
cifosi dorsale e di un’anteposizione del capo. Tutte queste modifiche sono
necessarie affinché il corpo possa sostenere l’aumento di peso. Un fisico non
allenato potrebbe avere più difficoltà a reggere i cambiamenti, pertanto
prepararsi sul piano fisico e psicologico è fondamentale.
Se dal momento del
concepimento si pratica già uno sport è meglio per i primi 3
mesi continuare, adottando però una certa cautela. Evitate in assoluto gli
sport da contatto, gli sport che possono procurare cadute (alpinismo,
l’arrampicata, sci, boxe) e l’attività agonistica. Se invece non praticate alcuna attività,
si può cominciare con esercizi dolci e guidati, possibilmente rinviando il tutto
dopo i tre mesi di gravidanza. Il primo trimestre è il momento più delicato e
pertanto, se non si è allenati, è meglio rinviare l’attività fisica a partire
dal secondo trimestre.
Attività consigliate dopo il I trimestre
sono le ginnastiche dolci con allungamenti controllati come lo yoga, attività
aerobiche e acquamotricità prenatale. L’acqua è
l’elemento di eccellenza del nostro corpo. Viviamo i primi 9 mesi di vita
immersi in un liquido caldo e accogliente. Avvicinarsi, durante la gravidanza, all’acqua
attraverso l’acquamotricità permette alle donne di sentirsi più in sintonia con
il loro bambino. I benefici sono innumerevoli sia dal punto di vista fisico che
emotivo. La circolazione migliora, la schiena è più rilassata, la respirazione
è facilitata, le gambe si sgonfiano, il corpo gode di un benessere generale
dato anche dal rilassamento. Quando la donna è immersa in acqua vive
un'esperienza completamente diversa,perchè la forza di gravità è notevolmente
ridotta. Questo crea una meravigliosa sensazione di leggerezza, di
"assenza di peso", evidente soprattutto verso il termine di
gravidanza. L'acqua è l'elemento ideale per le gestanti, per il completo
utilizzo del corpo senza arrecare carichi eccessivi, stimolando grande mobilità
e flessibilità. Si lavora molto sugli allungamenti, sugli accovacciamenti (posizionamento
specifico utile anche nel momento del parto), sulla respirazione, attraverso le
immersioni controllate che permettono di entrare in perfetta sintonia con il
feto.
Inoltre,
se in gravidanza subentrano dolori legati alla postura o sovraccarichi agli
arti inferiori si può ricorrere alla fisioterapia. Diverse sono le tecniche che
si occupano della vostra salute: dall' Rpg -rieducazione posturale globale
(consiste nell’utilizzare delle posture mantenute che producono una riduzione
del dolore e riarmonizzano la postura), alla rieducazione del pavimento pelvico
e al linfodrenaggio per gli arti inferiori.
L’attività fisica
può prevenire edemi, crampi alle gambe, affaticamento, dolori alla schiena,
insonnia, nausee, vene varicose, diabete gestazionale, ipertensione,
incontinenza urinaria, stati ansiosi e depressivi e può, infine, prevenire
l’aumento di peso.
Tra le
controindicazioni assolute all'attività fisica durante la gravidanza,
ricordiamo: le patologie cardiache, il distacco placentare, le gravidanze
multiple a rischio di parto prematuro, il sanguinamento persistente, il ritardo
di crescita fetale, il diabete di tipo I non in controllo metabolico. Bisogna
inoltre ricordare che dal 6°mese in poi sarebbe meglio non eseguire esercizi in
posizione supina per tempi lunghi. E in presenza di sensazioni strane (perdite,
svenimenti, eccessivo affaticamento)
sospendere subito l’attività.
Molte donne
chiedono se l'utilizzo della pancera o guaine in gravidanza sia indispensabile
per sostenere il pancione. Quando la pancia cresce potrebbe essere un aiuto per
scaricare un po’ il peso. La soluzione può essere rappresentata dalla fascia porta
bebè, cioè quella che userete in seguito quando sarò nato il bambino. E'
sufficiente prendere una fascia
lunga elastica o rigida, a seconda delle preferenze, ed attuare una legatura
specifica per portare il pancione che sarà così ben sostenuto e la schiena maggiormente in scarico.
Donna nel post-gravidanza. Solitamente
in fase post gravidanza si consiglia la ripresa dell’attività fisica dopo due
mesi dal parto. Ritengo sia indispensabile sottolineare l'esigenza di informare
la donna che riprendere il prima possibile la tonicità del proprio corpo evita
problemi futuri, sia fisici che estetici. La perdita del tono e le modifiche
strutturali che ha dovuto sostenere il corpo per accogliere il feto,
rappresentano le principali conseguenze che possono produrre nel tempo stati di
dolore cronico. Soprattutto se di base sono già presenti dei dismorfismi (ovvero
scoliosi, cifosi dorsale e lordosi lombare aumentate), durante la gravidanza tutto
possono peggiorare. Ma la volontà e il giusto sostegno familiare non potrà che
essere da stimolo per una donna che vuole ritornare presto in forma.
Un modo per tenersi
in forma coinvolgendo il proprio bambino è quello di fare lunghe passeggiate spingendo
il passeggino. Consigliamo, inoltre, che l'allenamento non sia troppo intensivo
per non disturbare l'allattamento. Durante l’allattamento si possono utilizzare
dei dispositivi necessari per non aggravare il peso sia sulle braccia sia sulle
spalle, mantenendo una postura corretta. Il consiglio è di partecipare a gruppi
guidati da professionisti dove si ha l'occasione di tornare in forma
divertendosi, non lasciando il proprio bambino e socializzando con altre mamme.
Dott.ssa Clarissa Bruno, Fisioterapista
Dott.ssa Marialuisa Pesce, Ostetrica
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