Negli incontri di coppia il futuro papà scopre cosa può fare per dare sostegno fisico e psicologico alla sua compagna durante la gravidanza, il travaglio, il parto e nel dopo-parto. Ad esempio, si provano insieme esercizi di respirazione, alcuni massaggi e le posizioni antalgiche che le donne possono assumere in travaglio e parto col supporto di chi le accompagna.
Un tempo per “fermarsi”...
Nella nostra società il ruolo della donna coincide spesso con quello della donna che lavora dentro e fuori casa; la competizione con l’altro sesso e il voler dimostrare costantemente la parità di diritti e doveri, conducono la donna, nonostante il suo stato di gravidanza, a non “fermarsi”, a non assecondare i nuovi bisogni che la maternità comporta “.
Anche le leggi che tutelano le madri lavoratrici in regime di dipendenza consentono da alcuni anni di lavorare il più a lungo possibile in gravidanza a favore di un’assenza maggiore nel dopo parto, al pari delle libere professioniste, che già naturalmente lavorano sino alla fine della gravidanza, proprio per ritagliarsi un tempo maggiore da dedicare al figlio nel dopo il parto. Questo nuovo scenario sociale costringe spesso le donne in attesa a non dedicare tempo né a se stesse né al bimbo. Quanto di più sbagliato, perché il rapporto con il bimbo/a in arrivo si dovrebbe costruire già da ora: più precoce e intenso è questo rapporto in gravidanza tanto più stabile ed equilibrato sarà il rapporto dopo la nascita.
Monica Dal Molin, Educatrice Perinatale
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