Cosa fai quando ti alzi al mattino? Ti lasci vivere o sei guidato da qualcuno/qualcosa nell'adesione a progetti e attività? Vivi una vita attenzionale o intenzionale?
Chiederti dove sta scorrendo la tua attenzione fa SEMPRE la differenza nelle tue giornate. Si dice infatti, che dove va la tua attenzione, lì scorre la tua energia.
Il Dott. Martin Seligman psicologo e saggista statunitense, distingue tra una "Good Life" vissuta all'insegna del piacere che io definisco da "riempitivo", e una "Meaningful life" in cui ogni giorno dell'esistenza individuale si sviluppa all'insegna di un forte principio ispiratore. Potremmo definirlo il "Grande Perchè", la missione con cui ciascuno di noi è al mondo, la benzina che da direzione e priorità ad ogni singola azione del nostro quotidiano, potenziandola anche a fronte di un fisiologico calo di motivazione. Tutti i "grandi della storia" sono stati guidati dal "grande perchè". Per loro, non è stato sicuramente facile prefigurarsi come realizzare il grande disegno della vita che li avrebbe poi resi indimenticabili, ma credevano oltremodo che quando il perchè è troppo GRANDE, ogni come diventa POSSIBILE.
Viktor Emil Frankl, per fare un esempio, neurologo, psichiatra e filosofo austriaco, è passato alla storia per essere uno dei fondatori dell'analisi esistenziale e della logoterapia. Ha vissuto il dolore, l'umiliazione e la vessazione fisica ed emotiva nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Avrebbe potuto lasciarsi morire ma non lo ha fatto. Avrebbe potuto cedere agli autocratici diktat nazisti ma scelse di preservare la sua libertà di pensiero e di spirito dichiarando che avrebbero potuto togliergli cibo e acqua, costringerlo a punizioni corporali e di sorta, ma nessuno avrebbe potuto costringerlo ad odiare.
Una volta libero dall'esperienza più dolorosa della sua vita, concepì, con la scrittura dei volumi "Alla ricerca di un significato della Vita" e "Fondamenti spirituali della logoterapia", un metodo terapeutico per aiutare milioni di persone a ritrovare il più intimo SIGNIFICATO della loro esistenza. Si deve a lui la definizione di "nevrosi noogena", concezione secondo la quale l'equilibrio psichico dipende dalla percezione significativa del sé e del proprio vissuto.
Secondo Frankl, quando l'individuo non si sente "significativo", ricade in una effimera ricerca della compensazione a mezzo gratificazione artificiale (droghe chimiche e psichiche) e/o atteggiamenti di potenza (comportamenti distruttivi ed autodistruttivi). Non è un caso che l'uomo odierno non avverta più tanto una frustrazione sessuale (come l'uomo del secolo scorso), quanto una mortificazione aderente all' universo valoriale.
« Che cos'è, dunque, l'uomo? Noi l'abbiamo conosciuto come forse nessun'altra generazione precedente; l'abbiamo conosciuto nel campo di concentramento, in un luogo dove veniva perduto tutto ciò che si possedeva: denaro, potere, fama, felicità; un luogo dove restava non ciò che l'uomo può "avere", ma ciò che l'uomo deve essere; un luogo dove restava unicamente l'uomo nella sua essenza, consumato dal dolore e purificato dalla sofferenza. Cos'è, dunque, l'uomo? Domandiamocelo ancora. È un essere che decide sempre ciò che è. » (Homo patiens. Soffrire con dignità)
E tu, che traccia vuoi lasciare nel mondo? Qual è il motore delle tue giornate?
Dott.ssa Floriana Maraglino, Life Coach